
Si chiama Pian d’Erba, ma di verde ne rimane ben poco se non ai margini dei laghi e se...
Si chiama Pian d’Erba, ma di verde ne rimane ben poco se non ai margini dei laghi e se si andrà avanti con la cementificazione anche gli ultimi prati e i piccoli boschi urbani che ancora resistono, sono destinati a scomparire presto.
L’allarme arriva ancora una volta dalle associazioni che in questi anni hanno chiesto di cancellare dal PGT le previsioni urbanistiche di edificazione anche tramite una raccolta di firme sottoscritta da centinaia di cittadini. Questa volta tocca all’ultimo prato che ancora resisteva in via Marconi, nella frazione di Arcellasco, dove a breve partirà un intervento edilizio per la costruzione di nuove palazzine residenziali e un altro parcheggio. Tutto ciò in uno dei Comuni più urbanizzati in provincia di Como, che già ha avuto il triste record di cementificazione.
"Accanto all’intervento immobiliare, l’attuale Giunta del sindaco Caprani ha pensato di utilizzare gli oneri di urbanizzazione per realizzare un nuovo parcheggio. Una scelta che si somma alle altre recenti decisioni della stessa Giunta, che si comporta come un disco rotto: sa solo pensare alle automobili e ai parcheggi, in una città già troppo cementificata e trafficata. In alternativa quei soldi degli oneri si potevano utilizzare per interventi a favore della mobilità pedonale, come ad esempio la realizzazione e sistemazione dei marciapiedi e la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali lungo le vicine via Adua e via Leopardi, quest’ultima già dimostratosi pericolosa per i pedoni - spiegano dal Circolo Ambiente Ilaria Alpi che in questi anni ha censito gli ultimi prati di Erba per chiedere di proteggerli - I nuovi parcheggi previsti in via Marconi si vanno ad aggiungere ad altri previsti in centro città. Sono infatti in fase di realizzazione i nuovi posteggi lungo la via Fiume, che hanno comportato il taglio di un albero d’alto fusto; altri parcheggi sono previsti in via Volta, che determineranno la cancellazione di un bel parco privato verde e il taglio di alberi di alto fusto, come ci hanno più volte segnalato alcuni cittadini residenti in zona, contrari come noi alla cancellazione di aree verdi e alberate per far posto alle automobili.
Federico Magni