ROBERTO CANALI
Cronaca

Vita spezzata in quota. Giulia, resta il sorriso. Piangono gli amici dell’aspirante medico

Ponte Lambro, la ventiseienne amava i viaggi e stava per laurearsi. È la settima vittima dall’inizio dell’anno sui monti della Valcamonica.

Giulia Vanossi studiava Medicina all’Università dell’Insubria e amava fare escursioni e scalate in montagna nel tempo libero

Giulia Vanossi studiava Medicina all’Università dell’Insubria e amava fare escursioni e scalate in montagna nel tempo libero

PONTE LAMBRO (Como)

"Dolce Giulia non possiamo ancora credere che sei volata via. Amica grande, ora da lassù aiuta tutti noi". è solo uno dei tanti messaggi che ieri gli amici di Giulia Vanossi hanno voluto affidare ai social, un modo per ricordarla in attesa dei funerali ai quali però molti di loro non potranno partecipare perché si trovano lontano, in vacanza o impegnati nei loro studi in giro per il mondo. Un po’ come Giulia che studiava Medicina all’Università dell’Insubria di Como e sognava di indossare al più presto il camice bianco. "La nostra scuola stringe in un forte abbraccio i genitori di Giulia Vanossi, nostra ex studentessa eccezionale, prematuramente scomparsa – il messaggio pubblicato dall’Istituto San Vincenzo di Erba dove Giulia aveva frequentato la scuola primaria e secondaria di primo grado prima di iscriversi al liceo linguistico Cardinal Ferrari di Cantù –. Non ci sono parole per esprimere la tristezza di questo straziante evento. Giulia non ti scorderemo".

Non potranno farlo neppure i tanti amici e compagni di studi che condividevano le sue passioni: i viaggi e soprattutto la montagna, dove si rifugiava appena poteva come ha fatto anche venerdì, scegliendo di affrontare l’escursione sulla via di arrampicata Federico Giovanni Kurtz, sul Gemello settentrionale del Tredenus, nel complesso del Badile a duemila metri di altitudine in Valcamonica, in provincia di Brescia. I due amici che erano con lei hanno raccontato ai volontari del Soccorso Alpino, che sono saliti in loro aiuto, che Giulia è precipitata per 350 metri, a causa di una corda che si è spezzata. Si tratta del settimo incidente dall’inizio dell’anno che è costato la vita a un alpinista sulle montagne delle Valcamonica.

Il corpo della giovane è stato recuperato dal Soccorso Alpino della Guardia si di finanza nel territorio del Comune di Cimbergo e portato all’ospedale di Esine. La tragica notizia alla mamma che vive a Ponte Lambro è arrivato solo nel tardo pomeriggio, e in breve tempo si è diffusa in tutta la piccola comunità. Dopo il nulla osta della Procura di Brescia si attende solo la data dei funerali per dare l’addio alla dottoressa della montagne.