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Artigianato e tradizione tessile: Como candidata alla Rete delle città creative Unesco

L'organismo che riconosce nella creatività un fattore strategico per lo sviluppo sostenibile a livello economico, sociale, culturale e ambientale

Un'azienda tessile

Un'azienda tessile

Como - Il Consiglio direttivo della Commissione nazionale italiana per l'Unesco, che si è riunito oggi in modalità telematica, ha approvato come candidature italiane 2021 per la Rete delle città creative dell'Unesco Modena e Como.

Quest'anno il bando dell'Unesco prevede che gli Stati possano sostenere soltanto due candidature, in due diversi settori creativi tra quelli considerati dall'iniziativa, lanciata nel 2004 per favorire la cooperazione tra quelle città che riconoscono nella creatività un fattore strategico per lo sviluppo sostenibile a livello economico, sociale, culturale e ambientale. Le Città Creative sono oggi 246 in oltre 80 Paesi. In Italia ce ne sono 11 e sono Biella, Carrara e Fabriano per l'artigianato, Alba, Bergamo e Parma per la gastronomia, Bologna e Pesaro per la musica, Roma per il cinema, Torino per il design e Milano per la letteratura.

Il Consiglio direttivo della Commissione nazionale Italiana per l'Unesco ha deliberato di sostenere la candidatura di Modena riconoscendo il valore delle iniziative promosse dalla città in ambito culturale nel settore media arts e la solidità del piano di azione proposto per contribuire a realizzare gli obiettivi della Rete. Inoltre la designazione di Modena come città creativa per media arts consentirà al nostro Paese di vedere rappresentati tutti i sette settori creativi. Il Consiglio direttivo ha deliberato il sostegno alla candidatura di Como nel settore creativo dell'artigianato e arte popolare in quanto il settore tessile, soprattutto nella produzione e lavorazione della seta, è fortemente radicato nella storia e nell'economia della città e offre molteplici aspetti legati alla creatività e alla promozione della Rete. Il Consiglio Direttivo ha apprezzato in particolare la grande attenzione, prestata nel dossier di candidatura, ai temi dell'Agenda 2030 soprattutto per quanto riguarda la sostenibilità ambientale nel settore tessile, messa a dura prova dal fenomeno della 'fast fashion', e l'uguaglianza di genere, considerando l'elevato numero di donne impiegate nel settore.

Modena e Como invieranno i loro dossier a Parigi insieme alle lettere di sostegno della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco entro il termine previsto del 30 giugno. La designazione delle città creative spetterà poi al direttore generale dell'Unesco a seguito di un processo di valutazione che prevede la partecipazione di esperti indipendenti e di città membri della rete e che verrà concluso entro il 28 ottobre 2021.