ROBERTO CANALI
Cultura e Spettacoli

Le streghe ieri e oggi: Como ospita il Festival Stramonio

Da venerdì l'evento dedicato all'emancipazione femminile ospitato sul lago dove, tra il XIII e il XVII secolo, operò uno dei tribunali dell'Inquisizione più zelanti d'Italia

Un'immagine dell'antico convento di San Giovanni che ospitava l'Inquisizione

Un'immagine dell'antico convento di San Giovanni che ospitava l'Inquisizione

Como, 27 novembre 2024 - Oggi Como è conosciuta, grazie al suo lago, come una tra le mete più trendy del turismo internazionale, ma in passato era la città delle streghe, sede di uno tra i zelanti tribunali dell'Inquisizione che estendeva la sua giurisdizione dal lago fino al confine con la Svizzera e la Brianza.

La sede era all'interno del convento domenicano di San Giovanni, che sorgeva al posto della stazione ferroviaria, dove tra il XIII e il XVII secolo furono processate con l’accusa di stregoneria e mandate al rogo centinaia di donne.

L’evento

Per questo la città è stata scelta per ospitare la prima edizione del festival culturale Stramonio, in programma da venerdì 29 novembre a domenica 1 dicembre, dedicato alla figura delle streghe e al fenomeno della loro persecuzione che prende spunto da questo oscuro momento storico per parlare del mondo di oggi e affrontare alcune delle principali tematiche della contemporaneità, legate al femminile, al femminismo e non solo. Il festival proporrà tre giorni di incontri, dibattiti, workshop, cinema con studiose, antropologhe, filosofe, scrittrici: sarà un’occasione di incontro e di scambio culturale e artistico su temi fondamentali che il dibattito contemporaneo sta affrontando, con particolare riguardo alle questioni di genere, alla violenza sulle donne e al ruolo femminile nella società oggi, ma si aprirà fin dall’inizio anche ad altre tematiche connesse alla stregoneria come la tutela dei diritti umani, l’ecologia, la medicina. Il Festival si concluderà domenica 1 dicembre al Cinema Astra con la proiezione di "Gostanza da Libbiano" alla presenza del regista, Paolo Benvenuti.