Como,3 ottobre 2018 - Sono mille e sono tornate a brillare le antiche monete d'oro ritrovate durante lavori di scavo in via Diaz, nel centro storico di Como, nel settembre scorso. Il microscavo all'interno del recipiente in pietra ollare che conteneva il 'ripostiglio' è stato effettuato nei laboratori della Soprintendenza per le province di Como, Lecco, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese.
«Il prelievo delle monete - rende noto la Soprintendenza - è stato effettuato con criterio stratigrafico in modo da consentire la ricostruzione delle pile presenti all'interno del contenitore. Contestualmente le monete sono state sottoposte a un primo intervento di pulitura con semplice acqua demineralizzata. Il microscavo del tesoro ha richiesto diversi giorni di attento e meticoloso lavoro». Il ripostiglio è composto esattamente da 1.000 solidi (monete d'oro del peso teorico di circa 4,5 grammi). Confermata la datazione delle ultime emissioni al 472-474 d.C. e la presenza di pezzi a nome di Onorio, Arcadio, Teodosio, Valentiniano III, Maggioriano, Libio Severo, Antemio e Leone I. Oltre alle monete erano stati inseriti nel vaso alcuni oggetti in oro: un frammento di barretta, tre orecchini e tre anelli con castone. «Con la conclusione del microscavo - afferma il soprintendente Luca Rinaldi - è stata ultimata la prima tappa di un percorso che sarà necessariamente lungo per consentire una piena comprensione e valorizzazione del ripostiglio e del suo contesto. La Soprintendenza sta comunque lavorando su più fronti per consentire di presentare il tesoro al pubblico in tempi ragionevoli anche in collaborazione con il comune di Como e il museo archeologico 'Paolo Giovio'»