Erba (Como) – Una vita da romanzo, anzi da manga quella di Plinio il Vecchio, il letterato e scienziato Romano nato a Como nel 23 d.C. e morto a Stabia il 24 ottobre del 79 d.C. disperso nel maremoto seguito all’eruzione del Vesuvio, di cui fu testimone diretto come ci ha tramandato il nipote-figlio adottivo Plinio il Giovane. Nell’ambito del bimillenario della sua nascita a Erba si inaugura una mostra, che si potrà visitare nella Biblioteca Comunale G.Pontiggia dal prossimo sabato, realizzata con i disegni della nota autrice di fumetti, Mari Yamazaki, che al “nostro” Plinio ha dedicato ben 12 manga.
Le belle tavole dell’artista giapponese ritraggono scorci delle montagne lariane, panorami lacustri e ricostruzioni minuziosissime e documentate del mondo antico, che fanno da sfondo a vicende inventate su un canovaccio storico. L’artista ha vinto recentemente in Giappone un premio per i suoi fumetti dedicati alla vita e all’opera di Plinio il Vecchio, il più famoso studioso di scienze naturali della storia. Per cultura, progressismo e tolleranza, è stato colui che ha meglio incarnato lo spirito dell’antica Roma. Grazie alla sua ineguagliata curiosità, la sua enciclopedia Naturalis Historia copre tutti gli aspetti del creato e ha avuto un’enorme influenza sugli studiosi dei secoli successivi.
Scrittore, naturalista, filosofo, governatore provinciale romano e comandante militare: proprio in quest’ultima veste, a capo della flotta stanziata a Capo Miseno, guidò una missione di aiuto per soccorrere l’amica Rectina e gli abitanti di Stabia durante l’eruzione del Vesuvio del 79, ma non fu più in grado di lasciare il porto della città e morì per le esalazioni del vulcano. Una storia raccontata con le immagini dall’artista giapponese nella ventina di pannelli esposti a Erba, nella mostra, che durerà fino al 16 marzo, organizzata dal Museo Civico e dalla Società Archeologica Comense grazie a un nutrito numero di collaboratori e traduttori.
Un legame profondo quello con il nostro Paese dell’autrice Mari Yamazaki che prima di diventare “mangaka” ha studiato pittura all’Accademia delle Belle Arti e dopo aver girato il mondo ha deciso di stabilirsi proprio in Italia. Nelle opere dalla fumettista nata a Tokyo nel 1967 è evidente il fascino e l’influenza che la cultura greco-romana ha avuto nella sua formazione. Pubblicata con una certa regolarità dai primi anni 2000, tra le sue opere diverse sono ispirate alla sua permanenza in Italia. Thermae Romae, il suo primo manga ambientato nell’antica Urbe, è un bestseller che ha superato i nove milioni di copie vendute.
La sua opera “Plinius” viene pubblicata a partire dal 2013: la mancanza di informazioni dettagliate, che spesso genera discussioni tra gli storici, permette invece all’autrice di trasformare Gaio Plinio Secondo in un indomito uomo d’azione. Yamazaki ne inventa parzialmente la biografia, trasformando le innumerevoli e strabilianti note erudite di tipo naturalistico e antropologico presenti nella sua opera in vere e proprie scoperte. Il fumetto si apre a Stabia, con il momento che dovrebbe vedere la morte di Plinio. Da qui inizia un flashback che parte da un’altra eruzione, quella dell’Etna di una ventina di anni prima, in cui conobbe l’altro protagonista, ovvero il suo scriba/segretario Eumes, il tramite col lettore. A Yamazaki nel 2017 è stato conferito ’Ordine della Stella d’Italia’, per il ruolo svolto nella promozione della cultura italiana nel mondo, prima mangaka a ottenere tale riconoscimento.