Oniro nella mitologia greca più arcaica è la personificazione del sogno. Ed è così che, a dire il vero, anche il sogno di un’azienda partita 37 anni fa dal quadrilatero dei mobilieri di Como, in particolare Cantù, è diventata una realtà imprenditoriale che ha conquistato i mercati del Medioriente: Dubai, Riad prima, e poi quelli della Cina e anche la Russia, almeno fino alla catastrofe della guerra. Trentacinque milioni di fatturato nel 2019 pre-covid e l’obiettivo di puntare ai 40 nel 2022 dopo il recente rebranding aziendale che ha trasformato la ex "Jumbo group" in "Oniro Group". Moreno Brambilla, già Ceo di Jumbo Group e oggi di Oniro è partito da Cantù, con una valigia, nell’85 in cerca della svolta che trasformasse una piccola azienda a gestione familiare che produceva i classici mobili "made in Brianza" in qualcosa che parlasse di futuro e guardasse ad altri mercati. Così Brambilla è rimasto oltre un mese in Medioriente, quando Dubai non era certo la Dubai di oggi – ricorda – sono andato portando con me la scocca dei mobili e dei divani. "Sono tornato con tante idee – dice – e la certezza che la svolta sarebbe stata nei mercati esteri". Oggi quella piccola azienda è un gruppo con un portafoglio di brand come Etro, Roberto Cavalli, Gianfranco Ferrè, Jumbo collection e Jcp, tutti nel settore Home. È bello riavvolgere il nastro dei ricordi per capire meglio quanto lavoro c’è dietro l’affermazione di un modello d’impresa.
"Ci sono momenti nella vita di una azienda – dice Brambilla – in cui si rende necessaria una profonda analisi del percorso intrapreso fin dall’inizio della storia. Nel nostro caso questa analisi è coincisa con una attenta valutazione di quanto il nome e l’immagine che proiettavamo all’esterno ci rappresentasse appieno. Il vecchio nome era legato al passato, mentre il presente racconta un lifestyle più completo". Nel 2012, infatti, il gruppo acquista la licenza per la produzione della linea Home Roberto Cavalli e oggi, chi l’avrebbe detto nel lontano ’85, la Oniro propone l’arredo per l’intera torre costruita a Dubai dal gruppo Damac, settanta piani extralusso, già sold out. Nel 2014 arriva la licenza del brand Gianfranco Ferrè Home, con richiami più vintage. Nel 2017 il portfolio si arricchisce con la linea Etro Home Interior. E c’è una linea affidata a creativi che hanno fatto la storia del design, che ha pezzi cult come le lampade di Nanda Vigo.
Il futuro? "Superare l’incertezza economica legata alle tensioni geopolitiche. Il conflitto in Russia pesa su un 15 % del nostro fatturato, il resto lo fanno il rincaro delle materie prime, come il legno ad esempio. Nonostante le difficoltà legate alla situazione della pandemia, sappiamo che i cinesi non ci saranno per via del lockdown severissimo e nonostante le assenze dei clienti russi, saremo al Salone del mobile con 2400 mq di esposizione. Guardiamo avanti".