
A Como sono cresciuti i turisti e l’occupazione in bar, hotel e ristoranti
Como, 12 aprile 2025 – Sono turismo e industria tessile i due pilastri, in termini occupazionali, della provincia di Como che punta a indirizzare la formazione in questi due comparti.
“La provincia di Como si trova di fronte a una grande opportunità: consolidare e sviluppare i settori chiave, senza perdere il know-how acquisito negli anni - spiega il presidente Fiorenzo Bongiasca -.
È fondamentale adattare le capacità produttive alle esigenze dei mercati e puntare su una crescita sostenibile, che tenga conto non solo dell’ambiente ma anche del benessere dei lavoratori, per garantire una crescita economica stabile nel lungo periodo.
Questi dati evidenziano l’importanza di una continua analisi del mercato del lavoro e delle dinamiche settoriali per attuare politiche mirate, che siano in linea con le reali esigenze del territorio e delle imprese locali.
La collaborazione tra enti pubblici e privati è fondamentale per favorire una progettazione nell’ambito delle politiche formative e del lavoro, mirata e concretamente rispondente alle esigenze del territorio”.
Il rapporto
Il rapporto presentato dall’Osservatorio provinciale fotografa un mercato del lavoro comasco ancora vivace nel 2024. Il risultato netto complessivo dei flussi contrattuali (assunzioni - cessazioni) si conferma positivo, con un saldo pari a +4.050 unità (nel 2023 era stato pari a circa +3.644): si tratta di un miglioramento anche rispetto al 2022 (+3.095 unità), grazie al rimbalzo post-pandemico che ha generato una notevole ripresa degli avviamenti di contratto.
Classifica settori
Il comparto turistico, dopo il boom registrato nel 2023, mostra un fisiologico assestamento, pur confermandosi un asset strategico per l’economia comasca.
La manifattura, pur restando solida, risente del contesto macroeconomico generale, mentre il settore delle costruzioni mostra una contrazione nelle attivazioni (-7,5%). Segnali incoraggianti arrivano dal terziario avanzato.
Il tasso di disoccupazione è passato dal 6,6% del 2022 al 5,6 del 2024. Il dato è inferiore alla media nazionale (6,6%), ma sensibilmente superiore a quella lombarda (3,3%).
I lavoratori del manifatturiero sono scesi a 72mila dopo aver raggiunto il picco di 76mila tra il 2018 e il 2023. Solo il settore dei servizi ha chiuso con 5mila addetti in più e oggi, anche grazie al turismo, è il settore traino dell’occupazione con 124mila lavoratori, tanto che il 37% delle assunzioni nel 2024 è relativo al settore.