Accoltellamento nella mensa per i poveri: denunciato l’aggressore con il berretto rosso

Il dettaglio “di look” è stato fondamentale per identificare il giovane che ha ferito un 38enne all’addome e alla gamba

Polizia (Archivio)

Polizia (Archivio)

Como, sabato 9 novembre 2024 – Lite nella mensa di solidarietà in via Don Guanella, spunta un coltello: a terra rimane un un 38enne, ferito all’addome e a una gamba. Per l’accaduto la polizia ha denunciato un egiziano di 23 anni, già noto alle forze dell’ordine, senza fissa dimora.

L’allarme è scattato verso la mezzanotte di giovedì 7 novembre, quando i dipendenti dell’ospedale Valduce hanno chiamato la polizia, segnalando l’arrivo di una persona ferita all’addome da arma da taglio. Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato un tunisino di 38 anni, che ha riferito di aver avuto un'accesa lite all'interno della mensa di solidarietà di via Don Guanella con un egiziano, conosciuto soltanto di vista, che gli aveva inferto due coltellate, ferendolo all'addome e a una gamba.

Il 38enne ha poi descritto l’aggressore nei minimi dettagli, dall’abbigliamento alle fattezze fisiche, specificando che indossava un cappellino di lana rosso.

Raccolta la testimonianza, gli agenti hanno cominciato subito le loro ricerche, non sapendo che si sarebbero imbattuti presto nei due protagonisti dell’episodio. La mattina del giorno dopo, venerdì 8 novembre, verso le 11.30, le volanti sono state inviate in via Cesare Battisti per sedare una lite tra due extracomunitari, uno dei quali brandiva un coltello. Arrivati sul luogo della segnalazione, i poliziotti hanno ritrovato il 38enne tunisino che nel frattempo si era allontanato dall'ospedale e, a fronteggiarlo, un ragazzo con un coltello in mano e in testa un cappello di lana rosso.

I due protagonisti del bisticcio sono stati portati in Questura: il tunisino 38enne è stato riaffidato alle cure sanitarie mentre il 23enne egiziano, che ha già a suo carico l'obbligo di firma in Questura, è stato denunciato con l’accusa di lesioni aggravate e porto illegale di arma da taglio.