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Coronavirus, Gallera: "Onda si è ritirata, rivedere giudizi su Lombardia e Italia"

L'assessore: "La serenità è stata solo questa: la consapevolezza di aver fatto il massimo e forse quel massimo non è stato così poco"

L'assessore Giulio Gallera

L'assessore Giulio Gallera

Milano, 24 luglio 2020 - A distanza di poco più di cinque mesi dal "paziente 1" scoperto a Codogno, l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera parla dell'emergenza Covid-19 in Italia e in particolare in Lombardia.  "Sono passate un po' di settimane e l'onda" sollevata dal coronavirus Sars-Cov-2 "sembra essersi in qualche modo ritirata, speriamo per sempre, forse temporaneamente, non lo sappiamo - commenta l'assessore -. Ma dopo qualche mese si può fare una prima riflessione: se la nostra regione oggi non è più prima per ricoverati e contagiati, se il nostro Paese sta vivendo una situazione più tranquilla rispetto ad altri Paesi europei come Spagna, Portogallo, Inghilterra, vuol dire che qui c'è qualcuno che ha avuto la forza e la capacità, pur non avendo dalla nostra il fattore tempo che hanno avuto gli altri, di mettere in campo strategie che oggi risultano efficaci e vincenti".

Per un po' di tempo, ha ricordato l'assessore in occasione dell'inaugurazione in Humanitas dell'Emergency Hospital 19, "la nostra regione e il nostro Paese forse sono stati valutati" da qualche parte "con giudizi non positivi, ma siccome alle cose si deve guardare con una prospettiva, forse qualcuno ora sta rivedendo quelle sue valutazioni", osserva Gallera. "Noi - ricorda - eravamo consci che stavamo facendo il massimo. Si dormiva poco, si lavorava tanto, ognuno si rimboccava le maniche per fare tutto quello che si poteva per dare un fiato a chi non l'aveva più. La serenità è stata solo questa: la consapevolezza di aver fatto il massimo e forse quel massimo non è stato così poco". 

Il miglioramento generale del quadro lombado "non vuol dire che il virus non stia girando. Il virus c'è, noi individuiamo costantemente soggetti positivi. Stiamo facendo anche un'operazione di setacciamento molto ampia e importante e individuiamo anche persone positive senza sintomi o con sintomi lievi, si riducono i ricoverati e i ricoverati in terapia intensiva, si mantiene un certo livello di soggetti positivi che isoliamo e mettiamo in quarantena. La Lombardia sta dimostrando la capacità di fare squadra, di non arrendersi, di reagire ed essere in grado di guardare con voglia di riscatto al futuro".