ROBERTA RAMPINI
Cosa Fare

Bormio celebra la Pasqua tra tradizione e rinascita: i Pasquali e il Giardino del Tempo

Oltre alla storica sfilata tra carri e costumi tipici ad antichi riti pagani legati all’agricoltura di montagna, la novità dello spazio verde di Palazzo De Simoni trasformato in un’oasi di quiete immersa nella natura, dove storia e paesaggio si fondono in perfetta armonia.che si trasforma in oasi di relax

Bormio, piazza Kuerc cuore dei Pasquali

Bormio, piazza Kuerc cuore dei Pasquali

Tradizione e rinascita: Bormio si prepara a celebrare la Pasqua con la storica sfilata dei Pasquali, tra carri e costumi tipici. E una novità, il Giardino del Tempo al Museo Civico.  

Domenica 20 aprile si rinnova il legame con la tradizione e per le vie del centro storico sfileranno le portantine allegoriche a tema religioso, realizzate con passione dai giovani dei reparti, portate a spalla dagli uomini e accompagnate da donne e bambini in abiti tradizionali. Ma con uno sguardo al futuro, quest'anno la città si arricchisce di un luogo speciale: il Giardino del Tempo, all’interno del Palazzo De Simoni.

Un progetto di valorizzazione promosso da Braulio, l'amaro invecchiato in botte nato 150 anni fa nel cuore di Bormio, dal Comune di Bormio e dal Parco Nazionale dello Stelvio, che offre una nuova prospettiva sul patrimonio naturale e culturale del territorio. Un angolo di quiete in cui storia, paesaggio e tradizione si fondono, permettendo a cittadini e visitatori di riscoprire il valore del tempo e del legame con la propria terra. Se i Pasquali rappresentano la forza delle radici e della comunità, il Giardino del Tempo racconta la capacità di Bormio di custodire e rinnovare la propria identità, offrendo uno spazio che invita a rallentare e immergersi nella bellezza autentica della natura e della storia locale.

Il programma

Questo il programma dei Pasquali del 20 aprile 2025, alle 8.45 raduno dei partecipanti in piazza V Alpini, alle 10 inizio sfilata per le vie del paese (via Al Forte, via San Vitale, via Roma, piazza Cavour/Kuerc), alle 11.30 benedizione degli agnelli e dei Pasquali in piazza Cavour/Kuerc che resteranno in esposizione fino al lunedì di Pasquetta. Nel pomeriggio alle 17 premiazione in piazza Cavour/Kuerc del Pasquale vincitore.

Tra folklore e storia

A Bormio, da oltre seicento anni, tutti partecipano ai Pasquali. I bormini lavorano tutto l'anno, ma anche prima, per preparare costumi impeccabili e una portantina che rappresenti il meglio dell’artigianato artistico e dello spirito del proprio reparto. I Pasquali sono delle portantine allegoriche a significato religioso, vere opere di falegnameria e ingegneria costruite dai bormini nei mesi invernali. Nei 'reparti' di Bormio si formano dei gruppi di ragazzi che si incontrano per progettare e realizzare la propria portantina. Tutto è studiato nei dettagli, dal significato religioso alla lavorazione, falegnami, fabbri e artigiani esprimono il meglio della loro arte.

Il giorno di Pasqua vengono portati a spalla dai pasqualisti, generalmente sono i giovani del paese accompagnati anche da donne, anziani e bambini, tutti rigorosamente abbigliati con i costumi della tradizione. La sfilata dei Pasquali è anche una vera e propria competizione tra i cinque reparti (quartieri) del paese (Maggiore, Dossorovina, Buglio, Combo, Dossiglio) i quali si sfidano per vincere l’ambito premio di migliore carro pasquale.

Nella notte dei tempi

La tradizione dei Pasquali, risale con tutta probabilità, ad antichi riti pagani legati alla pastorizia e all’agricoltura di montagna. Già prima dell’avvento del Cristianesimo, in tutta la Valle era diffuso un rito propiziatorio che prevedeva il sacrificio di un agnello, per lasciarsi alle spalle i rigori dell’inverno.

La tradizione è stata poi associata al giorno di Pasqua e, nel corso dei secoli, si è passati alla semplice benedizione in chiesa di un agnellino addobbato con nastri e fiori. Le prime testimonianze documentate risalgono al XVII secolo, quando nel giorno di Pasqua esisteva l’obbligo di cucinare un agnello da distribuire in piazza del Kuerc, la piazza centrale.

Alla fine del XIX secolo venne introdotta la benedizione dell’agnello vivo e, da qui, nacque la gara tra i Reparti per adornare al meglio il proprio animale. A poco a poco, s’incominciò ad adagiare gli agnellini su delle portantine di muschio addobbate e, da lì, si arrivò ai Pasquali così come oggi vengono celebrati.

BORMIO - Il Giardino del Tempo
BORMIO - Il Giardino del Tempo

ll Giardino del Tempo 

Grazie a un intervento di valorizzazione portato avanti da Braulio, il Comune di Bormio e il Parco Nazionale dello Stelvio, il giardino del Palazzo De Simoni, sede del Museo Civico, si presenterà in una nuova veste: nasce Il Giardino del Tempo, un’oasi di quiete immersa nella natura, dove storia e paesaggio si fondono in perfetta armonia.

Un nuovo approccio di valorizzazione per uno spazio pubblico polifunzionale che sarà un importante punto di riferimento per eventi e incontri aperti alla comunità anche in occasione delle Olimpiadi Invernali 2026, che vedranno Bormio e la sua iconica Pista Stelvio tra i principali protagonisti.

Nel nome della montagna

L’esperienza dei visitatori si snoderà attraverso diverse aree strettamente connesse tra loro: installazioni artistiche, un palco per incontri e attività aperte alla comunità, sedute e tavoli per il relax all’ombra dei grandi alberi secolari.

Nascerà, inoltre, uno spazio botanico, realizzato e curato dal Parco Nazionale dello Stelvio, che completerà l’esperienza con diverse colorazioni e profumi regalati da specie officinali presenti nella cultura locale, in parte utilizzate anche nella preparazione di Braulio, e una selezione di specie erbacee e arbustive del territorio.

Il Giardino diventerà un invito a rallentare e vivere un’esperienza autentica, immergendosi nella bellezza del luogo e della natura circostante.