ROBERTA RAMPINI
Cosa Fare

La regina dell'autunno: gite fuori porta in cerca di castagne e le ricette più gustose

Dalla Lombardia fino a Bolzano, tanti gli appuntamenti in programma a ottobre. E per i più golosi ecco la ricetta firmata dallo chef Christian Senoner

Castagneto

Castagneto

Frutto (farinoso) dalle grandi qualità e regina dell'autunno, da raccogliere e da mangiare, la castagna è la protagonista delle gite fuori porta di ottobre. Nei castagneti di pianura, ma non solo, le castagne crescono ad altitudini collinari fino a un massimo di 1200 metri e ci sono percorsi adatti a tutti, dai più ai meno allenati, dagli esperti raccoglitori alle famiglie in gita domenicale. E dopo aver riempito cestini e borse, la castagna si presta a innumerevoli declinazioni della tavola. La troviamo in ricette sia dolci che salate, la sua farina può essere usata per tradizionali prodotti da forno e il frutto è delizioso anche da assaporare da solo, arrostito o lesso. Ecco qualche proposta.

Sentieri e castagneti lombardi

In provincia di Varese ci sono tanti posti dove raccogliere le castagne: i boschi vicino ad Azzate, attorno al lago di Varese, la piana di Vegonno è caratterizzata da immensi castagneti dove raccogliere meravigliose castagne, il bosco di Brinzio, da dove parte un sentiero poco impegnativo che porta fino alla cima del Monte Martica. In provincia di Como si trovano i boschi della Val d'Intelvi, a San Fedele d’Intelvi e Casasco Intelvi, tra il lago di Como e la Svizzera. Tra le province di Varese e Como c'è il Parco Pineta, un bosco di oltre 4.800 ettari che tocca i territori di 15 Comuni ed è attraversato da 60 chilometri di sentieri. Non ci sono solo castagneti ma tante altre varietà di alberi e soprattutto molti animali: lepri, volpi, ghiri oltre a tanti uccelli. Nella zona dell'Alta Brianza i luoghi preferiti dagli amanti delle castagne sono il Parco di Montevecchia e la Valle del Curone. Da non perdere il borgo di Montevecchia e in particolare il punto panoramico del Santuario della Beata Vergine del Carmelo. In provincia di Bergamo la zona più nota per raccogliere le castagne è quella di Almenno San Bartolomeo, nei boschi della frazione di Albenza. Nel comune di Pradalunga c’è la baita Pratolina, circondata da boschi di castagni e spesso teatro di manifestazioni dedicate alla castagna. La riserva naturale della Valle del Giongo, nel Comune di Sedrina in bassa Val Brembana, è conosciuta proprio per i suoi raccolti, in particolare nella zona dei Prati Parini, così come il Colle Alto e il versante di Poscante, zona rinomata per i biligòcc, le castagne affumicate e vendute a grappo.

La Castagnata di Migiondo

Nel Comune di Sondalo, in Valtellina, si possono trovare le castagne nelle selve delle frazioni di Migiondo e di Sontiolo. Il percorso consigliato è il sentiero N279 che si immerge nei castagneti per oltre 2 chilometri, il tempo di percorrenza è di circa un’ora. A Migiondo, una volta l’anno viene organizza la castagnata, una giornata di itinerari con degustazioni, musica e animazione per bambini. Quest’anno l’appuntamento è previsto per domenica 24 ottobre: dalle 13 è previsto un percorso a tappe che conduce sia per i sentieri delle castagne che per le bellezze storico artistiche del borgo. Inoltre, le guide alpine di Bormio condurranno bambini e ragazzi nell’arrampicata della Falesia di Migiondo. La partecipazione è consentita previa prenotazione obbligatoria alla email: info.sondalo@bormio.eu, informazioni al numero 0342 903300-5 o sul sito www.bormio.eu.

Renon, dove la castagna ha un sentiero tutto per sé

Sull'Altopiano del Renon, in provincia di Bolzano, la stagione autunnale offre lo spettacolo del foilage e un sentiero particolarmente suggestivo dove raccogliere esclusivamente castagne: è il "Keschtnweg", o "Sentiero del castagno", un percorso affascinante che attraverso boschi di latifoglie colorati e castagneti secolari porta da Novacella-Bressanone fino all'altipiano del Renon e giù fino al maniero illustrato di Castel Roncolo, poco a nord di Bolzano. Uno spettacolo della natura unico con una fascia di castagneti che ricopre i pendii della Valle Isarco. Ma non sarete da soli: lungo il sentiero del castagno diversi contadini offrono prodotti regionali in vendita diretta. E per chi desidera regalarsi un’escursione guidata con Sepp Lamprecht lungo un tratto del sentiero, appuntamento venerdì 15 ottobre per una bella camminata di circa 4 ore con sosta pranzo. Prenotazione entro le 17 del giorno prima all’Associazione Turistica Renon (0471.356100, info@renon.com).

Castagne e vino nell'osteria di Castel Roncolo a Bolzano

Un'esperienza originale per gustare le castagne in un luogo magico è quella del Törggelen a Bolzano. Il Törggelen si celebra nel mese di ottobre fino all’inizio dell’avvento ed è un evento culinario che propone castagne abbinare al vino novello in una delle tante “Buschenschänke” (osterie contadine) sparse sul territorio. Consigliamo di provare quella di Castel Roncolo, un maniero che si trova in una posizione maestosa a due passi dalla città. Qui oltre alle castagne e vino è possibile assaggiare i piatti della tradizione altoatesina, dalla zuppa d'orzo agli Schlutzkrapfen, dalle salsicce alla carne affumicata con canederli e crauti. Ma non mangiate troppo perchè dopo il pranzo è d’obbligo una visita al Castello per scoprire il meraviglioso ciclo di affreschi che raffigurano scene di vita medievale della società di corte, dalla caccia ai tornei cavallereschi fino alle scene di vita quotidiana o ispirate a opere letterarie come la storia di Tristano e Isotta o Re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda. Castel Roncolo è raggiungibile in auto fino al parcheggio sottostante e da qui in circa 5-10 minuti di salita a piedi, oppure con il bus navetta (9 posti) che parte da Piazza Walther o a piedi lungo le passeggiate Lungotalvera (ca. 40 minuti di cammino dal centro). www.bolzano-bozen.it.

In cucina con lo chef

Una gustosa ricetta d’autunno firmata Christian Senoner, chef del ristorante gourmet del Silena di Valles. https://www.silena.com/it Tagliatelle di farina di castagne con ragù di fagiano Ingredienti per 4/6 persone Per le tagliatelle 150 g farina di castagne 75 g farina 00 75 g semola di grano duro 3 uova intere medie un cucchiaio olio extravergine d’oliva Sulla spianatoia mescolate le farine e fate la classica fontana, al centro aggiungete le uova e l’olio. Con una forchetta iniziate a mescolare le uova alle farine circostanti fino ad amalgamare gli ingredienti. Iniziate ad impastare a piene mani ottenendo un panetto morbido ed elastico, ponetelo a riposare in un sacchetto o in un telo da cucina per almeno 30 minuti a temperatura ambiente. Dopo il riposo iniziate a stendere la pasta con il mattarello o se preferite con la macchinetta, lasciate asciugare la pasta su teli infarinati e quando sarà asciutta tagliate a strisce per farne tagliatelle. Per il ragù 1 fagiano tagliato a pezzi uvetta 150/200 gr castagne 1 l birra olio, aromi e spezie varie Preriscaldate il forno a 180° per 15/20 minuti. Disponete il fagiano a pezzi in una pirofila con olio, aromi vari, qualche spezia e le castagne sbollentate e pulite. Coprite con carta stagnola e cuocete il fagiano a 200° per una mezz’oretta. Aggiungete poi l’uvetta e la birra. Continuate la cottura per altri 40 minuti, poi togliete la stagnola, girate la carne e irrorate col suo sugo. Terminate la cottura. Sfilacciate la carne ben cotta e, una volta pronte le tagliatelle, unite tutto. Decorate il piatto con qualche uvetta e 2/3 castagne.

Per tutti anche la ricetta del Liquore alle castagne: Ingredienti: 500 g di castagne, 500 ml di alcol puro a 90 gradi, 600 ml di acqua, 600 gr di zucchero, 1 bustina di vanillina. Procedimento: Lavare accuratamente tutte le castagne, lessarle e sbucciarle. Tagliare le castagne a pezzetti e metterle nell’alcol, in una bottiglia di vetro. Chiudere bene la bottiglia e lasciare riposare l’alcol per 30 o 40 giorni agitandola ogni sera. Trascorso questo periodo, bollire l’acqua con lo zucchero e la vanillina. Togliere dal fuoco e lasciarla raffreddare. Filtrare bene l’alcol, unirlo all’acqua, mescolare e imbottigliare il composto mettendolo in un luogo fresco. Lasciare riposare per altri 15 giorni.