DANIELE DE SALVO
Cosa Fare

San Lorenzo e le stelle cadenti: cosa sono, quando, dove e come vederle

La spiegazione e i consigli degli astrofisici dell'Inaf di Brera per ammirare lo spettacolo delle lacrime di San Lorenzo o Perseidi

Stelle cadenti della notte di San Lorenzo

Merate (Lecco), 10 agosto 2023 – Questa notte è la notte delle stelle cadenti. In realtà il momento clou di quest'anno per vedere le lacrime di San Lorenzo è fra le 22 del 12 agosto e le 4 del mattino del 13 agosto. La luna calante di questi giorni, con una diminuzione progressiva dell'illuminazione lunare, dovrebbe favorire l'osservazione delle stelle cadenti.

Cosa sono le stelle cadenti

Le stelle cadenti sono le Perseidi, uno sciame meteorico che il nostro pianete Terra attraversa durante il periodo estivo. “Sono frammenti della cometa 109P/Swift-Tuttle, scoperta nel 1862 dai due osservatori Swift e Tuttle – spiegano su Media Ianf, il notiziario online dell'Istituto nazionale di astrofisica, gli astronomi dell'Inaf di Brera, di cui fanno parte pure i ricercatori dell'Osservatorio astronomico di Merate -. Ha un’orbita ellittica, di cui il Sole occupa uno dei fuochi, e quindi periodicamente, ogni 133,28 anni, passa in prossimità della nostra stella raggiungendo il punto più vicino a essa, il perielio, a circa 140 milioni di chilometri di distanza, per poi allontanarsi verso il punto più lontano dalla nostra stella a circa 7,7 miliardi di chilometri, ben oltre l’orbita del pianeta nano Plutone. L’ultimo passaggio vicino al Sole è avvenuto l'11 dicembre 1992, e il prossimo si verificherà il 12 luglio 2126: a ogni passaggio vicino al Sole la cometa, costituita da un nucleo di roccia ricoperto da ghiaccio, si riscalda e il ghiaccio sublima, cioè  passa dallo stato solido a quello gassoso; tale gas rilasciato dalla cometa è un plasma – gas altamente ionizzato - che dà origine alla coda luminosa della cometa, mentre le polveri, originariamente incluse nel ghiaccio, vengono rilasciate nella sublimazione e danno origine alla “coda di polveri”, che non emette luce ma riflette quella proveniente dal Sole.

I detriti della cometa Swift-Tuttle 

“Quindi a ogni passaggio vicino al Sole la cometa rilascia lungo la sua orbita un gran numero di detriti solidi – meteoroidi -, le cui dimensioni tipiche variano da quelle di un sassolino a quelle di un granello di sabbia, ma in alcuni casi possono raggiungere anche quelle di un sasso – proseguono gli astronomi -. Questi detriti si distribuiscono nello spazio interplanetario a formare dei filamenti di grande estensione e di densità non omogenea, che rimangono in orbita dove sono stati rilasciati. Ogni anno la Terra, percorrendo la sua orbita, incontra ed attraversa questi filamenti nel periodo dal 17 luglio al 24 agosto. Perciò ogni anno in questo periodo i detriti della cometa Swift-Tuttle entrano nell’atmosfera terrestre a velocità superiori a 200mila chilometri all’ora e danno origine a uno sciame meteorico – scie luminose nel cielo notturno – quando si riscaldano e vengono distrutti dal calore prodotto dall’attrito con i gas dell’atmosfera”.

Denominazioni popolari e denominazione osservativa

Queste scie luminose sono note come stelle cadenti, lacrime di San Lorenzo o Perseidi. A chi osservi le scie luminose nel cielo notturno sembra che alcune stelle si stacchino dalla volta celeste e cadano, da cui la denominazione popolare appunto di stelle cadenti. La denominazione lacrime di San Lorenzo deriva dal fatto che la massima frequenza oraria di scie luminose del periodo si osserva nelle notti prossime al giorno 10 agosto, ricorrenza di San Lorenzo. Siccome lo sciame sembra irradiarsi da un punto, detto “radiante, situato nella costellazione del Perseo, che si trova nel cielo notturno di agosto verso Nord-Est sotto la costellazione di Cassiopea facilmente identificabile perché sembra una W rovesciata, da questo deriva la denominazione osservativa Perseidi. Comunque scie luminose delle Perseidi possono provenire anche da qualsiasi direzione del cielo.

Dove e come osservare le Perseidi

Le Perseidi si osservano bene a occhio nudo, senza binocoli o telescopi, purché ci si trovi in una zona lontana il più possibile dalle luci delle città e l’orizzonte in direzione nord-est sia libero. Per chi non ha difficoltà ad alzarsi presto, le ore migliori per osservare le Perseidi non sono quelle serali, ma quelle notturne tra le 3 le 4, perché da circa 3 a 2 ore prima del sorgere del Sole la Terra entra frontalmente nel filamento di detriti cometari, raccogliendone un maggior numero che entra nell’atmosfera per dare origine ad un maggior numero di scie luminose. E' comunque sempre problematico prevedere quale frequenza oraria massima si verificherà: dipende dalla distribuzione in densità dei detriti cometari nel filamento che la Terra attraverserà, che non è nota a priori in modo preciso, ma può solo essere stimata indirettamente. Nel Lecchese i punti migliori di osservazione sono in montagna, possibilmente dove la visuale è più aperta, oppure in Brianza, nel Parco del Curone, a Montevecchia.