Milano, 23 ottobre 2016 - Ambiente è parola oramai entrata in uso. È diventata anzi parola-chiave: chi si occupa dell’ ambiente è una persona per bene che ha a cuore la natura, il paesaggio, le piante e un futuro armonioso per sé e per i suoi figli. Questo, l’hanno oramai capito tutti. E si è anche capito che la salvaguardia del nostro patrimonio ambientale ed artistico può essere fonte di ricchezza non solo culturale. È però conquista che va quotidianamente alimentata. Il Fai (Fondo Ambiente italiano) nato nel 1975 da un’idea di Elena Croce (figlia di Benedetto) ripresa con fervore da Giulia Maria Mozzoni Crespi, opera con profitto, attivando iniziative di largo consumo.
L’appuntamento più clamoroso è con la Scala (nona edizione, grazie al supporto di Deutsche Bank): un grande concerto, una grande orchestra, grandi interpreti. Quest’anno sul palco si esibisce l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia e sul podio c’è sir Antonio Pappano oramai al top mondiale della categoria direttori. Solista al paino Lars Vogt, 46enne pianista tedesco di attività internazionale noto per le sue interpretazioni di Beethoven. E di Beethoven eseguirà il concerto n.5 «Imperatore», l’ultimo e più noto dei concerti per piano, dedicato all’arciduca Rodolfo. Era il 1810 e Beethoven era oramai troppo sordo per arrischiarsi ad eseguire la parte del solista. È una pagina sfolgorante, che si addice a eventi commemorativi.
La seconda parte del programma, per sola orchestra, è la Sinfonia n.3 di Saint-Saens “Con organo”. Il compositore era d’altronde una dei più grandi virtuosi d’organo del suo tempo. Un po’ defilato dal novero dei grandissimi, Saint- Saens fu uno dei personaggi più eclettici vissuti a cavallo tra l’Otto e il Novecento: grande viaggiatore, pubblicò libri su filosofia, astronomia, argomenti letterari, e anche delle Osservazioni di un amico degli animali, come la fantasia zoologica “Il carnevale degli animali” la dice lunga sulle sue conoscenze in merito. In campo operistico, basterà ricordare il fascino esotico di Samson et Dalila. Il ricavato del concerto di domenica sarà devoluto a sostegno di villa Necchi Campiglio, progetto di Piero Portaluppi, prototipo perfetto e intatto della sua epoca (1932-35). Oggi la casa-museo, è uno dei gioielli ripristinati dal Fai, nel cuore di Milano.
Questa sera, Teatro alla Scala, ore 20. Ultimi posti 02 467615270/237