I Sacri Monti, patrimonio dell'Unesco, sono complessi architettonici di grande pregio; due si trovano in Lombardia - Varese e Ossuccio - e sette in Piemonte - Varallo, Orta, Crea, Oropa, Ghiffa, Domodossola, Belmonte. Edificati sulla sommità di un colle, sono articolati in una sequenza di cappelle al cui interno sono rappresentate, con pitture e sculture, la storia di Cristo, la vita di Maria o dei Santi, o i misteri del Rosario. Le scene, opera di famosi artisti attivi fra il XV e il XIX secolo, sono popolate da statue grandi come persone vere, con gesti, fisionomie ed espressioni di grande realismo.
La loro storia ha inizio con la fondazione del Sacro Monte di Varallo, dove il frate francescano Bernardino Caimi, alla fine del Quattrocento, riprodusse alcuni luoghi della Terra Santa legati alla vita di Cristo. Contribuirono al successo del progetto artisti di primo piano nel panorama culturale piemontese e lombardo. Durante la Controriforma, il Sacro Monte fu riorganizzato per divenire un efficace strumento per raccontare ai fedeli la storia sacra, in modo coinvolgente ed evocativo, e per canalizzare e disciplinare la devozione popolare, sotto il vigile controllo della Chiesa. Questo nuovo modello di comunicazione religiosa ebbe grande successo fra Piemonte e Lombardia, soprattutto nell’area di influenza borromaica, ove furono costruiti altri Sacri Monti ad Orta, Crea, Varese, Oropa, e più tardi, ormai in pieno e tardo Seicento, a Ossuccio, Ghiffa, Domodossola, e all’inizio del Settecento a Belmonte. Oggi sono luoghi ideali per un turismo sensibile all’arte, allo spettacolo della natura e ai valori della spiritualità.