Milano, 17 novembre 2020 - Non si arresta la corsa del Covid in Lombardia, sebbene l'indice di rapporto tra tamponi e contagi scenda nelle ultime 24 ore di 0,8% (22% oggi, 22,8% ieri). In 24 ore i nuovi casi sono raddoppiati: 8.448 nuovi casi (di cui 318 ‘debolmente positivi’ e 84 a seguito di test sierologico) rispetto ai 4.128 di ieri. E' però più che raddoppiato anche il numero di tamponi processati: 38.283 nelle ultime 24 ore (per un totale di 3.606.814) rispetto ai 18.037 di lunedì. Sono aumentati, e di molto, i decessi: da ieri sono stati registrati 202 morti (lunedì erano 99). Questo dato non si vedeva dallo scorso 16 marzo. Da febbraio, stando ai dati ufficiali, sono 19.668 i cittadini deceduti ufficialmente per Covid-19 nella sola Lombardia. Commovente la storia di due anziani residenti a a Sesto San Giovanni e sposati da 63 anni: se ne sono andati a distanza di un'ora, domenica pomeriggio: 83 anni lei e 82 lui. Con l'aumentare dei contagi cresce anche la pressione sugli ospedali della rete regionale. Nelle ultime 24 ore il numero dei ricoveri in ospedale è salito di 250 unità, portando il totale a 8.151 (ieri erano 7.901), mentre 39 sono i nuovi pazienti in terapia intensiva, che raggiungono dunque la cifra di 894 unità. Fortunatamente cresce in maniera considerevole anche il numero dei guariti/dimessi, ora arrivato a 157.121: nelle ultime 24 ore sono 4.018. In alcune province la pressione sul sistema ospedaliero sta diventando insostenibile. L'Asst di Monza ha chiesto aiuto alle forze armate.
"La curva del contagio è ancora in crescita - ha ribadito questa mattina a Sky Tg24 Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli studi di Milano e direttore sanitario dell'ospedale Galeazzi - ma è una crescita lineare: direi che dobbiamo aspettarci ancora una crescita e arrivare, spero, al picco entro una settimana. La curva - ha aggiunto - sarebbe stata esponenziale, invece con le disposizioni abbiamo creato una curva che è una collina. Siamo nella fase di plateau e bisogna insistere, questo è fondamentale". Mentre, il professor Massimo Galli, direttore responsabile del reparto malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, ha ricordato le contromisure da adottare a livello personale e in ambito lavorativo perché "la possibilità di reinfettarsi è reale e non è neanche così raro che ciò accada". "A stare al numero delle segnalazioni di persone che erano positive a marzo e sono positive adesso - ha spiegato l'esperto - ne ho sentite svariate decine, quindi la possibilita' di reinfettarsi e' reale". Tuttavia c'e' da dire che almeno "fino ad adesso, quelli che ho visto che e' possibile si siano reinfettati, non hanno una sintomatologia particolarmente preoccupante, sono tutti quanti con una sintomatologia lieve".
Insieme a quella sanitaria, morde la crisi economica. Ammonta a 167 milioni di euro il pacchetto di indennizzi per categorie, imprese, professionisti e lavoratori autonomi approvato dalla Giunta regionale della Lombardia. Lo ha annunciato oggi il governatore Attilio Fontana. E per rimettere in moto l'economia, Malpensa ha annunciato il primo volo Covid-free per la Cina. Il progetto pilota prevede che i passeggeri che si imbarcheranno sul volo Neos per Nanchino vengano sottoposti a tampone rapido. La lotta al Covid passa anche attraverso scelte di forte suggestione. L'Albero della Vita, simbolo di Expo 2015 da oggi sarà illuminato di bianco "in onore dei medici e di tutto il personale sanitario". Le due onorificenze più prestigiose della Lombardia (L'Ambrogino d'oro del Comune di Milano e la Rosa Camuna della Regione) hanno visto protagonisti persone del mondo della sanità e chi si è impegnato per contrastare il virus. Una buona notizia arriva dal mondo dello spettacolo: Iva Zanicchi è stata dimessa oggi dall'ospedale di Vimercate in cui era ricoverata e Gerry Scotti, tornato a casa ieri, ha raccontato i suoi giorni in ospedale. Nell'ambito sportivo, infine, tre positività che riguardano Milan, Inter e Atalanta: il vice di Stefano Pioli (Giacomo Murelli), Kolarov e Malinovskyi.
Bollettino 17 novembre: i dati delle province
Per quanto riguarda le province, Milano resta sempre quella con il maggior numero di contagi da Coronavirus: in 24 ore ne sono stati registrati 2.356, di cui 902 nella città capoluogo. Seguono Varese +1.830 (ieri +723) Como + 1.024 (ieri +193). Poi, Monza e Brianza con + 894 (ieri + 764) e Sondrio con + 508 (ieri +11). A Mantova +364 (ieri +19) e a Pavia +311 (ieri +95). A Brescia +256 (ieri +228); a Lecco +288 (ieri +158) e a Bergamo +202 (ieri +177). Infine Cremona con +122 (ieri +106) e Lodi con + 93 8ieri +24).
Covid-19 in Italia, contagi del 17 novembre / Pdf
I nuovi contagi da Coronavirus in Italia sono 32.191 a fronte di 208.458 tamponi (ieri circa 152.000). Secondo il Direttore Generale della Prevenzione del ministero della Salute Rezza la variazione (ieri poco più 27mila nuovi casi) è dovuta al numero di test condotti e siamo quindi in presenza di "una sorta di stabilizzazione" dei positivi quotidiani con, anzi, "forse con leggera flessione". Un calo confermato dal rapporto tra positivi e tamponi effettuati che scende al 15,47%, due punti e mezzo percentuale in meno rispetto a ieri (era al 17,92%). Impennata dei decessi, con 731 morti nelle ultime 24 ore Nuovo balzo delle terapie intensive: oggi +120 contro i +70 di ieri. Attualmente i pazienti critici Covid sono 3.612 le terapie. Ammontano a 33.074 i ricoveri ordinari, 538 nelle 24 ore (ieri 489). Bli attualmente positivi sono saliti a 733.810, con un incremento rispetto a ieri di 16.026. I guariti e i dimessi dall'inizio dell'epidemia sono 457.798, 15.434 in più rispetto a lunedì. Per quanto riguarda le regioni, il maggior numero di nuovi casi si è registrato ancora una volta in Lombardia (8.448), davanti a Veneto (3.124), Campania (3.019), Piemonte (2.606) e Lazio (2.538).
Decessi Covid
Su 731 vittime in tutta Italia, in 24 ore, il maggior numero di deceduti si registra in Lombardia (202), Veneto (100), Piemonte (73), Lazio (59) e Toscana (52). Seguono Emilia Romagna (48), Sicilia (39), Puglia (36), Liguria (20), Campania (19), Abruzzo (13), Umbria (13), Trentino Alto Adige (12), Sardegna (12), Marche (11), Friuli Venezia Giulia (10), Calabria (7), Valle d'Aosta (4), Molise (1). Nessun morto per Coronavirus oggi solo in Basilicata
L'andamento giornaliero dei casi (Fondazione Gimbe)
Covid, vademecum dell'Ordine dei medici per curare i pazienti a casa
Intanto, l'Ordini dei medici della Lombardia ha redatto un vademecum (PDF) per la cura delle persone con Covid-19 non ospedalizzate, per offrire qualche utile indicazione ai medici di medicina generale. "Spero che possa servire a essere più vicini a chi sta a casa con l'infezione", ha detto l'infettivologo Massimo Galli, a capo della Clinica di malattie infettive, Dipartimento di Scienze biomediche e cliniche Sacco-Università degli Studi di Milano. Insieme al vademecum, un documento di otto pagine, sul portale dell'Omceo meneghina è pubblicata una lettera di presentazione dell'iniziativa. L'assessore al Welfare della Regione, Giulio Gallera ha poi fatto sapere che "il Comitato tecnico scientifico regionale ha approvato le nuove linee guida per la somministrazione di terapie domiciliari ai pazienti Covid, a supporto del prezioso lavoro dei medici di base per i loro assistiti. Il testo sarà recepito in una delibera che la Giunta regionale esaminerà nei prossimi giorni".
Lombardia zona 'arancione', ore decisive
In attesa del Dpcm Natale che, se la situazione lo consentirà, dovrebbe portare dai primi di dicembre a un generale allentamento delle misure restrittive sul territorio nazionale, già nelle prossime ore potrebbe arrivare qualche novità in tal senso per quanto riguarda la Lombardia. Oggi è infatti in programma la conferenza Stato-regioni e, secondo alcune indiscrezioni che filtrano da Palazzo Chigi, la Lombardia potrebbe passare da zona rossa a zona arancione. O almeno parte di essa. La situazione nella regione più popolosa d'Italia è infatti tutt'altro che uniforme, con zone come Milano, Monza e Varese messe a dura prova dalla seconda ondata di Covid e altre invece che hanno numeri meno preoccupanti. Bergamo e Brescia in particolare, sotto la spinta della politica locale e delle categorie produttive, potrebbero vedere un allentamento delle misure contenute nelll'ultimo Dpcm. Una possibilità prevista dal decreto, quella di agire su singole province, a maggior ragione in una regione di vaste dimensioni. Per quanto riguarda invece un possibile passaggio di tutta la Lombardia da zona rossa a zona arancione, ifficilmente ciò potrà avvenire prima del 27 novembre, ovvero dopo due settimane di "rischio inferiore" dalla data di entrata in vigore del Dpcm.
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