Milano, 9 dicembre 2020 - E' questione di giorni: la Lombardia sta per abbandonare la zona arancione per entrare in quella gialla. La conferma è arrivata dal profilo Instagram del presidente della Regione Attilio Fontana."Da domenica 13 dicembre la Lombardia sarà ufficialmente zona gialla - si legge in un post - Questa mattina il ministro Speranza mi ha informato che, come per le volte precedenti, venerdì firmerà l'ordinanza, sabato sarà pubblicata e domenica entrerà in vigore". Una decisione supportata dagli ultimi dati che riguardano i nuovi contagi da Coronavirus. Infatti, nonostante ieri la curva epidemiologica si sia leggermente rialzata (da +1.656 di lunedì a +1.562 di martedì), oggi è tornata a scendere registrando 1.233 nuovi positivi su 14.175 tamponi. Ieri il dato era stato di 1.656 nuovi contagi su 16.276 tamponi. Sono diminuiti anche decessi: 69 nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 128) e c'è meno pressione negli ospedali. In calo anche i numeri del Coronavirus in Italia: 12.756 nuovi contagi contro i 14.842 di ieri e 499 morti 499 (634 martedì). "Il trend dei numeri si conferma in diminuzione - ha aggiunto il governatore - sia per quanto riguarda la circolazione del virus, sia per i ricoveri nei reparti ordinari che intensivi. Un risultato raggiunto grazie ai comportamenti virtuosi di tutti i lombardi, che ancora una volta ringrazio".
Intanto arrivano altre conferme che il virus circolava in Lombardia ben prima che venisse scoperto il cosiddetto 'paziente 1' di Codogno, ovvero già dal tardo autunno dell'anno scorso. Lo dimostra uno studio dell'università Statale di Milano, pubblicato sulla rivista Emerging Infectious Diseasese, secondo il quale il 21 novembre un bambino di 4 anni aveva il Covid, scambiato per morbillo. Un altro studio apre invece alla possibilità di individuare terapie più mirate. Nel sangue c'è una 'spia' che permette di predire la gravità del Covid-19 fin dalla comparsa dei primi sintomi: è la molecola sfingosina-1-fosfato. Lo dimostra uno studio tutto italiano, frutto della collaborazione tra l'Università degli Studi di Milano, il Policlinico di Milano e l'Aeronautica Militare con l'Istituto di Medicina Aerospaziale di Milano. La ricerca, condotta su 111 pazienti, dimostra che bassi livelli di sfingosina-1-fosfato sono associati a una maggiore probabilità di sviluppare un quadro clinico grave che richieda il ricovero in terapia intensiva.
Covid bollettino Lombardia
Stando a quanto comunicato da Regione Lombardia, i nuovi casi positivi sono 1.233 su 14.175 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. Ieri il dato era stato di 1.656 nuovi contagi su 16.276 tamponi. In totale dall'inizio della pandemia in Lombardia sono stati eseguiti 4.326.540 tamponi. Calano anche i decessi: 69 nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 128), per un totale dall'inizio della pandemia di 23.277 nella sola Lombardia. Per quanto riguarda gli ospedali la situazione è in miglioramento rispetto alle scorse settimane. Nelle ultime 24 ore il numero dei ricoveri è diminuito di 460 unità, portando il totale a 5.727 (ieri erano 6.187). In calo anche i ricoveri nei reparti di terapia intensiva: il saldo è di un paziente in meno rispetto a ieri, per un totale di 766 persone ricoverate. Continua a crescere il numero dei guariti/dimessi: 23.090, per un totale di 320.380. Per quanto riguarad le province, anche oggi Milano si conferma la zona più colpita: 336 nuovi contagi, di cui 108 nella città capluogo (ieri rispettivamente +441 e +181). Seguono Brescia con +265 (ieri + 131); Varese con +150 (ieri +263); Monza e Brianza +106 (ieri +116) e Bergamo +103 (ieri +48). Numeri a due cifre per Pavia +76 (ieri +172 ); Cremona +48 (ieri +45); Lecco con +44 (ieri +46); Mantova +29 (Ieri +212 ); Como +22 (ieri +143); Lodi +12 (ieri +59) Sondrio +2 (ieri +74)
Covid bollettino Italia / Pdf
Oggi sono 12.756 i nuovi casi di Coronavirus in Italia (ieri erano 14.842) per un totale dall'inizio dell'emergenza sanitaria di 1.770.149 contagiati. Sono 118.475 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, oltre 30 mila in meno di ieri (quando erano stati 149.232). Il tasso di positività è del 10,8%, in aumento dello 0,8% rispetto a martedì. Si registrano anche 499 decessi Covid, ieri erano stati 634, per un totale di 61.739 vittime dall'inizio dell'epidemia. I guariti sono invece 39.266, per un totale di 997.895. Diminuiscono anche oggi i ricoveri (- 428 per un totale di 29.653). Positivo il calo delle terapie intensive dove sono ricoverati 3.345 malati: i nuovi ingressi nelle terapie intensive sono oggi 152 (ieri 192). La Regione con più casi positivi su base giornaliera è il Veneto (2.427) contro i 3.145 di ieri, seguito dalla Campania con 1.361 (ieri 1.080) e poi Lazio, con 1.297 (ieri 1.501) e Lombardia 1.233 (ieri 1.656) ed Emilia Romagna 1.079).
Lombardia verso la zona gialla
In uno saliscendi di contagi, la Lombardia entra nella zona gialla. Le premesse, del resto, c'erano tutte: l’indice Rt (ovvero il termometro che misura la velocità di diffusione del virus) è finalmente precipitato sotto l’1 (al momento è fisso allo 0,74) e la pressione sugli ospedali è notevolmente calata. Per questo, già giorni fa, il governatore Attilio Fontana si era sbilanciato a dire che "ora gli sforzi dei lombardi vanno riconosciuti" allentando le misure anti Covid e lasciando così al nostro territorio una parentesi di libertà di almeno una settimana, prima che scattino - a partire dal 21 dicembre - le regole approntate ad hoc per il periodo natalizio. Oggi al conferma ufficiale: "Da domenica la Lombardia sarà ufficialmente zona gialla - si legge in un post - Questa mattina il ministro Speranza mi ha informato che, come per le volte precedenti, venerdì firmerà l'ordinanza, sabato sarà pubblicata e domenica entrerà in vigore".
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Spostamenti tra Comuni, Gallera: "Stretta solo sul Natale"
Il divieto di spostamento fra i Comuni per Natale resta al centro del dibattito in una Lombardia che, se da una parte confida nella promozione in zona gialla già da dopodomani venerdì 11 dicembre, dall'altro lato guarda con preoccupazione alle imminenti festività, in cui intere famiglie si troveranno divise da un limite geografico, separate talvolta di centinaia di metri, con le inevitabili conseguenze umane e sociali. A dire la sua, dopo la levata di scudi del governatore lombardo Attilio Fontana ("Si rischia di creare un disastro sociale e umano, perché ci saranno tante persone anziane che non potranno incontrare i propri figli") oggi è stato l'assessore al Welfare Giulio Gallera: "Una stretta sul 31 di dicembre è giusta bisogna evitare i veglioni e gli assembramenti per strada per festeggiare, ma noi abbiamo il 70% dei Comuni italiani con meno di 5 mila abitanti e il 24% meno di mille: il 25 dicembre impedire di uscire a chi abita in un piccolo Comune per andare nel Comune a fianco a trovare i genitori forse non è una norma di buonsenso".
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