GUIDO BANDERA
Cronaca

Morti e pazienti gravi: in Lombardia il virus in altalena / GRAFICO

Le vittime tornano sotto quota 200, i dati settimanali sono ai livelli della fine della prima ondata. Migliorano le Rianimazioni

Andamento pandemia: variazione settimanale dei ricoveri in terapia intensiva

Milano, 28 novembre 2020 - Il virus arretra. L’alchemico calcolo dell’indice Rt, che segnala quante altre persone in media contagia un singolo caso Covid, ora è sotto quota 1. Ma altri parametri sembrano dare ragione al numero magico, che segnala l’andamento dell’epidemia per primo fra tutti gli altri fattori.

Aumentano, ancora, i morti. Oltre duecento in un solo giorno nel bollettino di ieri, ma il bilancio settimanale è in calo. In tutto 853 decessi. Un livello simile agli 812 dei primi giorni di marzo, quando il coronavirus stava per travolgere la regione con la sua prima ondata. Ma anche un dato simile a quello di inizio maggio, quando la prima ondata stava cominciando a esaurirsi, dopo aver spopolato le valli bergamasche e assestato un duro colpo alla Bassa Lodigiana. 

L'andamento dei decessi in Lombardia
L'andamento dei decessi in Lombardia

A dare la sensazione di un lento, ma significativo, miglioramento del panorama lombardo anche la curva della variazione (positiva o negativa) dei ricoveri nelle strutture di Terapia intensiva. Ieri, una nuova leggera discesa a quota 934, con 8 pazienti in meno. La cifra assoluta resta alta, ma l’incremento dei casi, arrivato anche a oltre 200 in più alla settimana, è ridotto a un modesto calo di 2 unità in sette giorni. Livelli di media simili, ancora, a quelli dell’ultima fase della prima ondata e al periodo estivo, quando però si era arrivati a un minimo di 34 persone ricoverate in Rianimazione in totale.

L'andamento dei ricoveri in terapia intensiva
L'andamento dei ricoveri in terapia intensiva

Anche il bilancio mensile sull’incidenza dei casi Covid ogni 100 residenti, strumento utile per capire dove l’infezione abbia colpito in modo più intenso, racconta molto della dinamica in atto. Sembra per paradosso sempre più protetta l’area della Bergamasca, dove l’8 novembre era ufficialmente stato colpito l’1,77% della popolazione, mentre il 26 novembre si saliva (appena) al 2,18. Le uniche province insieme a Bergamo a restare ancora sotto la soglia del 3% di casi sul totale della popolazione sono ormai soltanto Mantova (2,76) e Brescia (2,71). Al contrario, quello di Varese è stato il territorio con l’incremento maggiore di casi. L’8 novembre c’erano circa 22 positivi in totale da inizio pandemia ogni 1.000 residenti. Poche ore fa, il livello era salito a 46. Più di un raddoppio. E sulla stessa linea sono le altre province sopra quota 4% di casi Covid fra gli abitanti. Milano e Monza. Gli altri territori oscillano intorno al 3,5%. E il confronto fra i territori più colpiti di oggi e quelli meno coinvolti sembra un ritratto in negativo di quanto accadeva a marzo.