PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

In preda all’alcol litiga con la compagna poi tira una lattina di birra in faccia al carabiniere: serata di follia in centro

Crema, in carcere un 40enne. Tutto è cominciato intorno alle 21 con una allarmante chiamata al 112

Il giudice, dopo il processo in direttissima ha convalidato l’arresto

Il giudice, dopo il processo in direttissima ha convalidato l’arresto

Crema (Cremona) – Serata di follia conclusa in carcere per un 40enne pregiudicato che alla fine ha dovuto fare i conti con la giustizia. Tutto è cominciato intorno alle 21 di lunedì con una chiamata al 112 da parte di una donna che abita in una via del centro di Crema. Questa persona ha riferito che il suo compagno era particolarmente agitato, aveva bevuto troppo, stava dando fuori di matto e aveva spinto a terra sua figlia e che al momento la stava pesantemente minacciando. Per questo motivo temeva per lei e per i suoi figli e chiedeva l’aiuto immediato delle forze dell’ordine. Pochi minuti e la pattuglia è arrivata, ma quando i militari sono entrati in casa, la situazione non è migliorata. L’uomo è apparso furioso e quando la compagna ha fatto sapere che non lo voleva più in casa e che se ne doveva andare subito, si è scatenato. Ha tirato una lattina di birra in faccia a un carabiniere, ferendolo e poi ha spinto con violenza il tavolo della cucina contro un secondo militare, che è restato contuso alle gambe.

A questo punto, con i carabinieri che volevano fermarlo, è andata in scena una colluttazione che ha coinvolto anche altri carabinieri nel frattempo erano arrivati a dar manforte ai colleghi. Alla fine, anche grazie all’intervento del personale di un’ambulanza fatta arrivare per cercare di controllare l’esagitato, si è riusciti a sedare il 40enne e tutto si è risolto. L’uomo è stato portato in caserma e lì collocato in guardina, dove è restato per tutta la notte. Ieri mattina il 40enne è stato portato a Cremona, in tribunale dove un giudice ha istruito il processo. Il magistrato, sentito quel che l’uomo ha combinato, ha convalidato l’arresto e ha deciso che l’uomo dovrà restare ad attendere il processo dietro le sbarre. Infine ha differito l’udienza al prossimo lunedì, su richiesta dell’avvocato che ha domandato i termini a difesa.