Era bresciano il 13enne morto nella serata di lunedì nelle acque del fiume Oglio a Soncino, in provincia di Cremona: l’ultima vittima in ordine di tempo dei fiume lombardi. Steven Abreu Ozoria, di origini domenicane e residente a Brescia, sapeva nuotare, ma le acque dell’Oglio, che sono particolarmente impetuose lo hanno tradito.
Secondo le prime ricostruzioni, il giovane si trovava in compagnia dei genitori e del nonno in uno dei parchi della zona, quando intorno alle 20 si è tuffato nelle acque del fiume, passando dalla sponda cremonese a quella bresciana. Purtroppo, dopo il tuffo, il 13enne non è più riemerso, destando l’immediata preoccupazione dei suoi familiari, che hanno contattato il numero unico per le emergenze 112, che ha inviato sul posto i soccorsi con l’intervento dei vigili del fuoco di Brescia, supportati dai sommozzatori di Cremona e il 118, oltre ai carabinieri di Soncino.
La tragedia si è consumata in un tratto del fiume Oglio dove la balneazione è vietata, anche se in realtà molti frequentano quell’area per cercare refrigerio durante l’estate. Secondo le prime indagini, la zona sarebbe caratterizzata da correnti particolarmente forti, nonostante la scarsa profondità dell’acqua. Steven è stato recuperato a circa due metri di profondità. Tutti gli sforzi fatti per rianimarlo sono stati inutili.
La notizia della scomparsa di Steven ha sconvolto i presenti, che hanno fatto di tutto per sostenere i famigliari dello sfortunato minorenne. I carabinieri della zona hanno avviato un’indagine per far luce sulle circostanze che hanno portato a questa tragica fine, interrogando i testimoni presenti al momento dell’incidente. I soccorritori intervenuti hanno espresso il loro profondo cordoglio, sottolineando l’importanza della sicurezza e del rispetto delle indicazioni di balneazione in aree naturali come il fiume Oglio.
Solo pochi giorni fa un altro giovane è annegato nelle acque dell’Adda, in bergamasca e prima di lui altri hanno fatto la stessa fine. Le acque dei fiumi, anche se apparentemente calme i superficie, possono nascondere insidiose correnti in grado di trascinare sotto anche nuotatori esperti e dotati di forza. Sul corpo del ragazzino è stata disposta l’autopsia.