PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Da Izano al Quirinale, Matteo Severgnini è Alfiere del lavoro: "Una grande emozione"

Il diciannovenne cremonese tra i venticinque premiati dal presidente Mattarella. Riconoscimento per la sua dedizione alla studio fin da quando era giovanissimo.

Applaudito al Quirinale. Matteo è Alfiere del lavoro: "Una grande emozione"

Matteo Severgnini, 19enne di Inzano

"Il capo dello Stato Sergio Mattarella mi ha stretto la mano: è stata una grande emozione". Ieri mattina alle 11 al Quirinale è iniziata la cerimonia per il conferimento dell’onorificenza di Alfiere del lavoro. venticinque studenti da tutta Italia, scelti dopo una selezione scattata da 4.000 giovani, sono stati chiamati a Roma per essere premiati, nell’ambito della cerimonia di nomina del nuovi cavalieri del lavoro (tra loro Marina Berlusconi). Della rosa dei 25 giovani ha fatto parte anche Matteo Severgnini, 19 anni studente di Fisica di Izano, diplomato la scorsa estate a pienissimi voti al liceo scientifico Leonardo da Vinci di Crema.

Applaudito al Quirinale. Matteo è Alfiere del lavoro: "Una grande emozione"
Matteo Severgnini, 19enne di Inzano

Matteo, come si diventa Alfiere del lavoro?

"L’iter è un po’ lungo e che abbiano scelto proprio me, è stata un sorpresa. Senz’altro piacevole".

Ci hanno riferito che non viene presa in considerazione solo la performance all’esame di maturità, dove lei ha meritato 100 e lode, ma si esamina tutto il curriculum scolastico a partire dalle medie inferiori.

"Per la verità io sono stato messo al corrente di questo titolo già al quarto anno di liceo Scientifico. I professori mi hanno informato della possibilità. Poi quest’anno mi hanno confermato che ero stato inserito nel novero e che eravamo in 4.000, ma che alla fine ne sarebbero rimasti solo 25".

Poi che cosa è successo?

"Dopo la maturità speravo che mi chiamassero, ma il tempo passava e nessuno si faceva vivo. Mi sono iscritto alla facoltà di Fisica e il 20 settembre, mentre ero in università e casualmente avevo riacceso il cellulare, ho ricevuto una telefonata da Roma con la quale mi avvertivano che sarei diventato Alfiere del lavoro e mi convocavano per il 30 ottobre al Quirinale". Cosa ha fatto a quel punto? "La notizia mi ha un po’ frastornato, ma mi ha fatto piacere. Ho informato i miei genitori e i professori del liceo".

E poi?

"Poi ho atteso il 30. Con mio papà siamo andati a Roma già martedì e io sono entrato nel vortice della premiazione. Siamo stati portati al Quirinale e informati di come si sarebbe svolta la cerimonia. Ciascuno di noi sarebbe stato abbinato a un cavaliere del lavoro, nel mio caso Giovanni Sgariboldi, fondatore di un’azienda di profumi e cosmetici a Cavenago Brianza e avrebbe ritirato medaglia e pergamena dalle mani del capo dello stato".

Mirava ad essere affiancato a Marina Berlusconi?

"No, perché sapevo già che si sarebbe accompagnata a una ragazza".

Cosa le ha detto Mattarella?

"Mi ha fatto i complimenti".

È stato emozionante?

"In effetti...È stata una bella esperienza ed emozione".

Perché la scelta della facoltà di Fisica anziché di Medicina, facoltà della quale aveva superato le prove di selezione?

"Bella domanda. Mi piace studiare. Al liceo non avevo una materia preferita: mi affascinavano tutte. Forse il campo della ricerca ha qualcosa in più. Ma oggi non ho ancora deciso che cosa farò al temine del percorso di studi".