È morto dopo una settimana in ospedale il ragazzino di 13 anni che lo scorso 20 agosto era stato trovato esanime nella piscina Stradivari di Cremona. Era stato ripescato dal bagnino del centro sportivo incosciente e in arresto cardiaco: il giovane addetto aveva provato a rianimarlo inutilmente per oltre 32 minuti, finché non era stato preso in carico dai soccorritori e trasportato d’urgenza al Papa Giovanni. Il ragazzino, di origine russa e residente a Bergamo, era stato ricoverato nel reparto di Terapia intensiva, dove è deceduto nel pomeriggio del 27 agosto.
L’incidente in piscina
Il 20 agosto, il tredicenne si trovava in piscina insieme ad altri ragazzini, tutti coetanei. Si era appena tuffato nella vasca quando è sopraggiunto il malore. Il bagnino in servizio, il diciottenne Matteo Ghidotti, è intervenuti subito: “Io e altri accompagnatori – ha raccontato al Giorno – abbiamo tirato fuori della vasca il ragazzo in difficoltà. Non respirava. Ho avuto a disposizione un defibrillatore che mi ha portato il presidente del centro, Massimo Ghezzi. Ho continuato a praticare il massaggio cardiaco per 32 minuti, sperando che il ragazzo riprendesse, ma è sempre rimasto inanimato”.