Cremona - E' stata denunciata la persona accusata di aver sparpagliato, nelle settimane scorse, in alcuni campi nei pressi di Pozzaglio ed Uniti, paesone a nord di Cremona, alcune esche avvelenate. Il suo obiettivo, pare, sarebbe stato colpire soprattutto la fauna selvatica.
La polizia locale aveva trovato 20 esche rodenticide disseminate nei campi. I bocconi rinvenuti si sommano ad altre 49 precedentemente rimosse sempre dalla Polizia Locale. L'area oggetto di disseminazione esche avvelenate, come prescritto da specifica ordinanza del ministero della Salute, era stata, a seguito dei rinvenimenti, opportunamente segnalata e delimitata dall'Amministrazione comunale di Pozzaglio. Per individuarle era intervenuta anche l’ Unità cinofila antiveleno carabinieri, con il supporto di Puma, pastore belga malinois di 10 anni nata in Spagna addestrato a essere un cane anti-veleno. Le indagini subito attivate dai carabinieri forestali della stazione Cremona hanno permesso di identificare il cittadino residente a Pozzaglio, presunto responsabile della disseminazione di esche che è stato quindi denunciato alla locale Autorità Giudiziaria.
E' infatti reato abbandonare esche o bocconi avvelenati in qualsiasi contesto, che sia un campo o un parco pubblico. Sempre nel mese di aprile, Puma e il carabiniere suo conduttore, a seguito di segnalazioni, hanno operato anche in parco Nassirya di via Trebbia a Cremona e nel parco del Serio Comune di Crema. L'intervento di bonifica supportato dai carabinieri della forestale e dalla polizia locale ha dato in entrambi i casi esito negativo.
Fra le vittime potenziali di queste esche ci sono sia specie particolarmente protette come orso, lupo, gipeto, aquila, grifone, nibbio, ma anche animali selvatici più comuni come la volpe, il tasso, il riccio, lepri e persino scoiattoli. Oltre ovviamente ad animali domestici, cani e gatti, soprattutto quando vengono disseminate nei parchi pubblici.