
Il capotreno aggredito
Cremona, 21 dicembre 2017 - Un caso. Il licenziamento del ferroviere cremonese di Trenord per insulti razzisti a un rapinatore straniero si trasforma in un nuovo terreno di scontro politico. Questa volta, tutto interno al centrodestra. Nel mirino di Fratelli d’Italia e della Lega Nord, azionisti di riferimento della Regione, proprio la decisione della società ferroviaria controllata dal Pirellone di far partire la lettera di licenziamento.
«È più grave un insulto o una rapina? – si chiede il segretario lombardo della Lega, Paolo Grimoldi – L’azienda ritiri subito questo provvedimento, siamo oltre l’assurdo». Stesso tono e stessa richiesta anche per Massimiliano Romeo e Fabio Rolfi, capogruppo e vice in Consiglio regionale per il Carroccio. E di un «immediato intervento della giunta Maroni sull’azienda» parla anche il consigliere FdI Riccardo De Corato. Una risposta arriverà oggi in un incontro già programmato dal presidente di Ferrovie Nord, il leghista Andrea Gibelli, e dall’ad Trenord, Cinzia Farisè.