CREMA
"Qui si continua a cambiare strategia, ma davvero non capisco a che cosa porterà: siamo allo sbando". L’architetto Enzo Bettinelli non è per nulla convinto del nuovo piano del Comune sul ponte di via Cadorna. L’altro ieri è stato annunciato che il ponte sarà riparato non prima della prossima estate – anche se non è improbabile lo slittamento di un altro anno – e che i lavori e quindi la chiusura dureranno sei mesi, forse meno. E che si spenderanno almeno cinque milioni. Il piano prevede il mantenimento delle due spalle di sostegno e la loro riparazione con il recupero dei pezzi storici.
"La spesa preventivata non è definitiva – afferma Bettinelli – perché nessuno può garantire che sia quella tra un anno o quando si cominceranno i lavori. Inoltre siamo al terzo progetto e non capiamo dove si voglia arrivare. Notiamo che adesso la Soprintendenza ha cambiato ancora idea e siamo al terzo parere diverso. Apprendiamo con piacere che parte del lavoro si farà in cantiere e che per questo il ponte non si fermerà per un anno. Ma a questo punto ci vien da chiedere perché non si arriva alla soluzione ottimale di costruire il ponte in officina e poi posizionarlo in loco? In questo modo si risparmierebbero soldi e soprattutto non sarebbe necessaria la chiusura di mesi al traffico, mettendo in ginocchio la parte Est della città e del Cremasco e intasando l’unico accesso alla città. Ritengo comunque che vedremo ancora altri cambiamenti di programma".
Pier Giorgio Ruggeri