CALVATONE (Cremona)
Si chiamava Gaia Gandolfi la quarantaduenne che ha perso la vita l’altra notte passata nell’incidente avvenuto in via Legorino, nel paese di Calvatone dove risiedeva. La sua Fiat Panda, andata in gran parte distrutta nell’impatto contro un palo della luce in cemento, è stata notata intorno alle 7,30 di ieri mattina da un cantoniere del Comune che stava andando a cominciare il turno il lavoro. Dentro alle lamiere, la vittima ormai senza vita.
Gaia Gandolfi ha perso il controllo della sua Panda e, forse per un colpo di sonno o per l’asfalto reso viscido dalla pioggia, è andata a finire contro il grosso palo della luce in cemento. L’impatto non le ha lasciato scampo.
Quando l’auto è stata notata a bordo strada, ieri mattina, era troppo tardi. I soccorsi sono tuttavia arrivati sul posto, una volta allertati dai passanti. Hanno invano cercato di prestare aiuto alla vittima un’automedica, un’ambulanza e i vigili del fuoco. Poco dopo sono arrivati anche i carabinieri di San Daniele Po. Il riconoscimento è stato veloce. Gaia Gandolfi era la moglie di uno dei titolari del mobilificio situato sulla Statale Mantova-Cremona e il tragico schianto è accaduto a poca distanza dall’azienda. Gandolfi aveva dapprima prestato servizio come maestra d’asilo. Quindi, lasciato l’incarico, aveva collaborato con l’impresa di famiglia e infine cominciato a lavorare nel laboratorio di prodotti da forno Rota di San Martino dall’Argine, di dov’era originaria e dove ieri mattina la stavano aspettavando perché cominciasse il proprio turno di lavoro. Sapendo che sarebbe dovuta arrivare intorno alle 7, si può presumere che l’incidente sia accaduto poco dopo le 6.30.
La commozione è palpabile nelle parole di Rita, moglie di Gianluca Rota e contitolare del forno: "Gaia era bravissima, un vero fulmine di guerra. Tant’è vero che, dopo il periodo di prova, l’avevamo assunta a tempo indeterminato. Quando questa mattina non l’abbiamo vista arrivare, mio marito stava per chiamarla al telefono ma abbiamo avuto la tremenda notizia. Siamo molto dispiaciuti per lei e per la sua famiglia".
Gaia Gandolfi lascia il marito e un figlio di 15 anni. I rilievi e le indagini sono stati affidati ai carabinieri, che hanno messo sotto sequestro la Panda.