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Coronavirus, Ong in azione: Fondazione Rava invia team sanitario a Cremona

Oltre all'invio di volontari, l'onlus sta fornendo "farmaci e prodotti pediatrici a case famiglia, comunità mamma bambino nelle aree di maggiore emergenza"

Un'infermiera al lavoro nella tenda allestita nel piazzale antistante l'ospedale

Cremona, 7 marzo 2020 - Le ong in azione contro il coronavirus. "La Fondazione Francesca Rava si è attivata immediatamente e già oggi è partito il loro primo team con un medico per l'ospedale di Cremona", ha annunciato la consigliera regionale lombarda Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti). "La Fondazione Francesca Rava-Nph Italia è in prima linea per rispondere all'emergenza coronavirus - ha riferito l'onlus - Già oggi il primo volontario medico specializzato entra in forze a supporto dei colleghi dell'ospedale di Cremona e sarà seguito da altri sanitari in coordinamento con la Direzione generale Welfare della Regione Lombardia".

"Il dottor Piero Eugenio Gobbato, direttore Anestesia e Rianimazione dell'ospedale di Monfalcone" in provincia di Gorizia, "presterà servizio al fianco dei colleghi nel reparto di Terapia intensiva dell'ospedale di Cremona - ha informato la Fondazione - uno dei centri emergenziali e con l'ospedale di Lodi quello più vicino alla zona rossa. Sempre come volontario della Fondazione Rava, Gobbato è stato in Haiti per l'emergenza colera che dal 2011 ad oggi ha causato 10 mila vittime, presso gli ospedali Nph Saint Damien e Saint Luc. E' stato inoltre tra i primi medici imbarcati sulle navi della Marina militare nel Mediterraneo, operazione Mare Nostrum, dove la Fondazione Francesca Rava ha inviato 250 team di volontari che hanno soccorso 150 mila bambini e donne". Oltre all'invio di volontari, l'onlus sta fornendo "farmaci e prodotti pediatrici a case famiglia, comunità mamma bambino nelle aree di maggiore emergenza già beneficiari dell'iniziativa 'In farmacia per i bambini' ed è in contatto con i farmacisti e donatori della zona rossa e limitrofe".

"Appena ho saputo che uno dei grandi problemi nell'attuale emergenza sanitaria è la mancanza in Lombardia di 500 medici e 1.000 infermieri - ha affermato  Strada - ho cercato di contribuire con una proposta concreta, visto che il mondo civico ha un modo speciale di fare politica: partire dal bisogno del territorio e cercare di dare delle risposte politiche fattive. Quindi mi sono attivata subito con il presidente Fontana e l'assessore Gallera, che hanno accolto immediatamente in modo positivo la proposta di coinvolgere le Ong, e così ho fatto". "Ora - conclude la consigliera - bisogna sensibilizzare le altre Regioni affinché permettano i comandi di trasferta e spingere le strutture alberghiere a mettere a disposizioni i loro alloggi per accogliere i volontari".