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La piazza della frazione Rubbiano del comune di Credera Rubbiano in tutto 1.500 residenti nel mezzo della provincia di Cremona
Credera Rubbiano (Cremona) – Vittoria all’insaputa di tutti, residenti e persino Comune. Nella classifica City Vision sullo Smart Living presentata ieri a Milano, ossia sui territori italiani dove la qualità della vita è al top, al primo posto assoluto, con stupore generale subito dilagato per bar e vicoli del borgo, si è piazzato Credera Rubbiano che, con Rovereto, forma un unico Comune da 1.500 abitanti. Meglio di tutti, meglio di chi sta ai piedi delle Dolomiti o in Toscana, di chi ha un Comune vista mare o su qualche isola. Per tutti i borghi d’Italia, insomma, non c’è storia: il posto dove si vive meglio è nella Bassa Padana, tra filari di pioppi e campi di masi, nebbia e allevamenti.
Del resto nella speciale classifica realizzata dalla società di consulenza Prokalos, che considera vivibilità, disponibilità di servizi essenziali e la loro qualità, ma anche politica ecologica e strategie di sviluppo a medio e lungo termine, la provincia di Cremona è dipinta praticamente come un paradiso, con ben tre paesi nelle prime dieci posizioni. La pianura, il verde (tanto) ed evidentemente anche i servizi offerti in questi borghi devono aver fatto la differenza. Al nono posto si è piazzata Ripalta Cremasca, al quinto Casaletto Vaprio e in vetta, appunto, Credera: "I Comuni come questo sono esempi di come anche i piccoli borghi possono diventare modelli di sostenibilità e innovazione” recita la ricerca.
In paese la notizia ha colto alla sprovvista tutti. Ma proprio tutti, a partire dalla sindaca Francesca Cerasola, siciliana-padana, che fa della concretezza la propria bandiera: invece di ostentare traguardi raggiunti e progetti messi a terra come avrebbe fatto chiunque fa trapelare incertezze. "Il Comune non è stato interpellato e da quanto ne sappiamo nemmeno i cittadini” come a dire: ma siamo proprio sicuri del risultato? “Certo va detto che come amministrazione siamo molto attivi e propositivi – aggiunge poi –. Cerchiamo di vivere e far vivere al meglio, aumentare i servizi e rendere il nostro paese un posto ancora più bello. In ogni caso siamo molto contenti di essere il borgo più vivibile d’Italia, ma non sappiamo dire quali siano i parametri che l’istituto ha preso in considerazione per stilare la classifica”. Insomma, una vittoria, a mani basse, tra lo stupore generale.