
Presunto caso di bullismo nel Cremonese
Crema (Cremona), 9 marzo 2025 – Preso di mira a 14 anni dai compagni di classe dall’inizio dell’anno scolastico, bullizzato a tal punto da arrivare a pensare al suicidio. “Mio figlio voleva farla finita. Quando ho trovato il biglietto che annunciava le sue intenzioni, mi è crollato il mondo addosso”.
È lo tsunami del bullismo raccontato dal padre del 14enne: un ragazzino alto uno e ottanta, fisico esilissimo, carattere introverso, il cui unico modo per sottrarsi all’incubo è stato quello di presentare un esposto ai carabinieri di Crema facendo nomi e cognomi dei due compagni che da mesi lo maltrattavano al liceo Galilei di Crema.
Il biglietto e la sfuriata
“Quando ho trovato il biglietto ho scoperto il dramma che stava vivendo. Non ci ho visto più e sono andato a scuola a presentare le mie rimostranze e l’ho fatto in modo irruento, tanto che mi hanno dovuto fermare. Poi mi hanno portato in una stanza e lì ho spiegato ai docenti quel che succedeva”.
Dopo un percorso scolastico ottimo alle medie, da settembre, arrivato al liceo scientifico, il rendimento del 14enne è subito crollato: compiti in classe in bianco, scena muta alle interrogazioni, nessuna voglia di frequentare le lezioni.
Il ritiro
Anche dopo la sfuriata del genitore, le cose non sono cambiate: “All’istituto hanno chiesto a tre compagni che non lo avevano mai preso in giro di stargli vicino, ma non è servito a nulla. Tanto che mio figlio fingeva di essere malato per non andare a lezione. Venerdì abbiamo quindi presentato domanda di ritiro e il prossimo mese partiremo per l’estero e andremo nel mio Paese d’origine per qualche anno (il padre è straniero naturalizzato italiano, la madre è italiana, ndr). Prima di partire abbiamo però presentato una denuncia dove abbiamo messo nero su bianco quel che mio figlio ha dovuto subire in questi mesi e il nome dei due compagni che lo hanno bullizzato”.
Il preside
“Abbiamo saputo di quanto lamenta il ragazzo il mese scorso, quando è venuto il padre – replica il vice preside del Galilei, Davide Pagliarini – e abbiamo fatto le nostre indagini, tuttavia non abbiamo trovato riscontri. Abbiamo invitato il ragazzo a presentarsi a scuola garantendo che i suoi compagni lo avrebbero accolto, ma lui non si è fatto più vedere. La domanda di ritiro è irricevibile: ha l’obbligo di frequentare la scuola, mentre quando si trasferirà otterrà il nullaosta”.