GABRIELE MORONI e PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Prof trovato cadavere, spunta un video: un uomo e una donna nel cantiere dell'orrore

Svolta nel caso della morte di Mauro Pamiro: le telecamere riprendono due persone che si allontanano all'improvviso

Mauro Pamiro

Crema (Cremona), 8 luglio 2021 - Un filmato agli atti dell’inchiesta sulla morte di Mauro Pamiro, l’insegnante e musicista di Crema ritrovato la mattina del 29 giugno di un anno fa nel cantiere di una casa in costruzione in via Don Primo Mazzolari. Le immagini sono quelle delle telecamere di due abitazioni private in via Camporelle. Una in particolare, alle 2.02 notte del 27 giugno, riprende Pamiro che cammina in direzione del cantiere di via Mazzolari. Alle 2.25 vengono fissate le immagini di due persone, un uomo e una donna, a piedi in via Camporelle. Si fermano quasi in prossimità del cantiere, a venti o trenta metri, e sembrano indicarlo a gesti. Trascorrono circa tre minuti e un fascio di luce annuncia un’auto in arrivo da via IX Novembre 1989 che viene inquadrata poco dopo. Le due figure si mettono rapidamente in movimento e imboccano una piccola strada pedonale che porta al cantiere. Non verranno più inquadrate. Chi sono le due persone riprese in via Camporelle a quell’ora di notte? E che valutazione va data alle testimonianza di tre condomini che avrebbero sentito Debora Stella, la moglie di Pamiro, uscire di casa all’incirca nello stesso orario? La donna è iscritta nel registro degli indagati della procura di Cremona per omicidio (come atto dovuto).

La procura, con il pm Davide Russo, ha chiesto l’archiviazione. Si oppongono gli avvocati Antonino Andronico e Gian Luigi Tizzoni, legali dei genitori di Pamiro. Il loro ricorso verrà discusso il 21 luglio davanti al gip Giulia Masci. La convinzione della famiglia e degli avvocati è quella che Pamiro non sia morto precipitando dalla sommità dell’edificio. Questo in base ad una serie di elementi. La postura del cadavere non è compatibile con la traiettoria ipotizzata per la caduta. In corrispondenza con l’arrivo al suolo, il corpo avrebbe dovuto mantenere un asse verticale; in altre parole sarebbe dovuto cadere "in piedi". Però non ci sono fratture alle gambe. Il cadavere era supino, con una lesione devastante alla colonna vertebrale. Ma allora come si spiegano le lesioni sulla parte anteriore, escoriazioni, ecchimosi e una lesione ossea della fronte?