Cremona – Ha insegnato per cinque mesi, ma non aveva il titolo magistrale, anche se ne aveva presentato uno al momento dell’assunzione. Naturalmente falso. Umberto D’Amato, 50 anni di Salerno è così stato denunciato per truffa ai danni dello Stato, esercizio abusivo della professione e falso. "Ho avuto qualche dubbio da subito – riferisce Barbara Azzali, la dirigente dell’istituto comprensivo 4 di Cremona dove D’Amato ha operato come maestro da settembre dello scorso anno al gennaio scorso – sin da subito. Aveva comportamenti strani e poi presentava diverse problematiche morfosintattiche e ortografiche".
Cioè si esprimeva in un italiano scorretto e cadeva in errori di ortografia?
"Esattamente. E questo mi ha fatto venire dubbi da subito. In alcune sue comunicazioni c’erano errori di scrittura di parole con la “gn” dove non ci voleva e anche altro".
Scriveva scuola con la Q?
"Questo non lo ricordo, ma spero proprio di no".
E come mai ci sono voluti cinque mesi per bloccarlo?
"L’istituto dove il falso maestro affermava di aver preso il diploma, un istituto di Castellammare di Stabia, ha tardato a rispondere, sia pur sollecitato più volte. Faccio presente che noi, per legge, siamo chiamati a controllare da subito. Ma se dall’altra parte non rispondono, non possiamo far altro che attendere".
E che cosa le ha detto quando gli ha comunicato che era stato scoperto?
"Nulla, è rimasto impassibile e se ne è andato".
Adesso Umberto D’Amato, licenza di terza media, dovrà rispondere dei reati commessi e, se condannato, dovrà pure restituire cinque mesi di stipendio, pari a circa diecimila euro. Ma la cosa sconcertante è che D’Amato non è nuovo a questi giochetti perché nella scorsa annata scolastica si era fatto passare per collaboratore scolastico e aveva esercitato, anche qui per alcuni mesi, in un istituto superiore di Cremona, il Luigi Einaudi. Qui per ottenere l’incarico, aveva affermato di aver frequentato e superato un corso professionale, affermazione poi mai dimostrata sulla carta. D’Amato aveva frequentato un corso da barman che non avrebbe potuto frequentare in quanto non in possesso di un titolo di scuola media superiore per accedere al corso stesso. L’incredibile è che D’Amato abbia operato ancora nella stessa città e per cinque mesi, prima di essere scoperto. Da gennaio a giugno sono state portate avanti le indagini da parte del commissariato di Cremona e gli agenti lo scorso 7 giugno sono andati a bussare alla porta del falso maestro. Li hanno trovato il falso diploma esibito per ottenere il posto da maestro (supplente). Le indagini sono terminate il mese scorso e mercoledì D’Amato è stato ufficialmente indagato per i reati di falso, esercizio abusivo della professione e truffa ai danni dello Stato.