La città di Cremona è sprofondata nel lutto alla notizia, sparsasi velocemente ieri mattina, della scomparsa di Vialli. Gianluca non c’è più. Ed è uno choc, perché Gianluca, con Tognazzi e Mina, è uno dei simboli di Cremona. Da subito si sono rincorrsi commenti e annunci. "Me lo ricordo non molto tempo fa seduto poco distante allo stadio Zini a tifare la sua e la nostra Cremonese. Una stanchezza riservata, una gentilezza accogliente, un garbo signorile e buono": così scrive il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, nell’esprimere tutto il proprio cordoglio. "Tanti lo salutavano come un amico, con confidenza e affetto. Troveremo il modo per ricordarlo".
E il modo dovrebbe essere intitolargli lo stadio, oggi Zini. "Una bellissima idea, che va condivisa però con città, società e famiglia. La valuteremo nelle prossime settimane, perchè Gianluca ci ha insegnato che bisogna fare squadra. Di certo proclameremo il lutto cittadino nel giorno del funerale e già ora le bandiere sono a mezz’asta". "A lui – ha aggiunto l’industriale Giovanni Arvedi – mi legano molti ricordi positivi. Non era solo un grande sportivo, era anche un uomo con il quale sentivo di condividere quei valori che devono essere alla base dello sport come della vita e che lui ha sempre testimoniato ai più alti livelli". Un ricordo arriva anche dalla “Compagnia delle griglie“ che supporta il progetto This Ability, social catering che vede impegnare 18 ragazzi diversamente abili nel settore dell’ospitalità all’interno di eventi. Alessandro Corbani, presidente della compagnia, ricorda: "Era il 1° luglio 2019 e Vialli arrivò in aereo da Londra per essere presente alla nostra cena a Cremona, in ricordo di Alessandro, socio scomparso per un tumore al pancreas". Pier Giorgio Ruggeri