Cremona – Chirurgia da sveglio al centesimo intervento. È quello portato a termine qualche giorno fa dall’équipe del professor Antonio Fioravanti e che ha riguardato Teseo, una persona non vedente di 65 anni, il quale è stato operato con questa tecnica sofisticatissima.
"Il paziente presentava una lesione localizzata nell’area fronto - temporale insulare. A essere maggiormente interessato era l’emisfero di sinistra in cui sono localizzate le funzioni del movimento e del linguaggio – spiega Fioravanti. - Considerata la disabilità del signor Teseo, la scelta della chirurgia da sveglio è stata motivata dalla necessità e dalla volontà di preservare il più possibile alcune funzioni fondamentali. In questo modo, durante la rimozione del tumore, le abilità linguistiche e motorie erano costantemente sotto verifica. Il signor Teseo è rimasto sveglio in sala operatoria per quaranta minuti, un tempo estremamente lungo. Teseo è stato dimesso venerdì scorso, sta bene e trascorrerà il Natale a casa con la famiglia”.
La chirurgia da sveglio, praticata a Cremona da sei anni, coinvolge, oltre ai neurochirurghi con expertise, la neuropsicologa, i neuroradiologi, i tecnici di neurofisiopatologia e la neuroanestesista. “Ogni intervento di chirurgia da sveglio è particolare, il lavoro di preparazione e assistenza in sala operatoria è cucito su misura per il singolo paziente – afferma Sara Subacchi (neuropsicologa). - Questo caso è stato impegnativo. Per la prima volta non era possibile stabilire un contatto visivo con il paziente, per questo ho utilizzato il tatto: gli parlavo tenendogli la mano (che lui stringeva forte) per rassicurarlo”.
Al fianco del dottor Antonio Fioravanti c’erano: Carmine D’Onofrio e Omar Porrini Prandini (Neurochirurghi), Elena Grappa (Neuroanestesista), Sara Subacchi(Neuropsicologa), William Mariani e Claudia Dilda(Infermieri strumentisti), Silvia Mazzoni e Martina Falco(Nurse di anestesia) e Giusi Vitale(Tecnico di neurofisiologia