PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Dottore colpevole di abusi. Visitando allungava le mani. La condanna: 5 anni e 4 mesi

Il medico del lavoro era stato accusato da cinque dipendenti dell’azienda dove operava. Il giudice ha emesso un verdetto che ricalca quasi del tutto la richiesta della Procura.

Dottore colpevole di abusi. Visitando allungava le mani. La condanna: 5 anni e 4 mesi

Il medico del lavoro era stato accusato da cinque dipendenti dell’azienda dove operava. Il giudice ha emesso un verdetto che ricalca quasi del tutto la richiesta della Procura.

Condannato il medico di 63 anni accusato da cinque lavoratrici di averle abusate durante una visita in azienda. Il giudice Elisa Mombelli ha emesso ieri la sentenza per violenza sessuale: cinque anni e quattro mesi di reclusione, accogliendo quasi per intero le richieste dell’accusa. La Procura aveva infatti chiesto cinque anni e otto mesi di carcere per il professionista. Sorpresi gli avvocati difensori, Emiliano Rossi e Sergio Stravino, che erano subentrati ai colleghi cremonesi Simona Bracchi e Luisa Sangiovanni. "Abbiamo perso una battaglia, non la guerra. Attendo il dispositivo – precisa l’avvocato Stravino – e poi di certo faremo ricorso. Sono sicuro che le motivazioni riportate nella memoria difensiva prodotta a metà mese troveranno ascolto a Brescia, in Corte d’Appello".

Per via della condanna il medico resta agli arresti domiciliari, dove era stato relegato a marzo dopo l’interrogatorio del giudice. Si chiude così la prima parte di una vicenda dai lati oscuri. Il medico sessantatreenne, residente nella Bergamasca, ventitrè anni di professione senza una sbavatura, a gennaio si trovava in un’azienda cremasca per le visite del lavoro. Al termine del suo operato, cinque donne lo avevano accusato di essere andato oltre la professione e di averle abusate. Avevano sporto denuncia, descrivendo la violenza subita. L’esposto era stato raccolto e il medico interrogato dal giudice che ne aveva disposto gli arresti domiciliari per poi rinviare a giudizio il professionista.

Il medico aveva chiesto di essere processato con il rito abbreviato che consente, in caso di condanna, la riduzione della pena di un terzo. A luglio il processo era cominciato con le testimonianze in aula delle cinque accusatrici, che avevano ribadito quanto accaduto e sottolineato come il medico fosse andato ben oltre l’ambito di una visita di lavoro. Al momento di arrivare alla sentenza, in aula si era consumato un colpo di scena: l’accusato aveva ricusato i suoi due avvocati e ne aveva nominati altrettanti. I nuovi legali Rossi e Stravino avevano ottenuto dal giudice un rinvio per prepararsi e a metà ottobre avevano presentato una memoria difensiva per chiedere l’assoluzione del loro assistito. Ma il giudice lo ha condannato.