
L’interno del Duomo inaccessibile da martedì 8 a giovedì 10
Crema, 6 ottobre 2019 - Chiusura del Duomo per tre giorni per grandi pulizie in vista della beatificazione di padre Alfredo Cremonesi, il missionario nativo di Ripalta Guerina ucciso da un militare in Birmania nel 1953. Da martedì a giovedì il Duomo non sarà accessibile al pubblico e le celebrazioni religione si trasferiranno nella vicina chiesa di San Bernardino intra moenia. Il Duomo riaprirà i battenti venerdì mattina e in quella data toccherà a San Bernardino chiudere per tre giorni per una ripulita generale, visto che anche questa chiesa entra a far parte delle celebrazioni in quanto la cerimonia che si svolge in Duomo viene trasmessa in diretta anche in questa chiesa.
Alfredo Cremonesi, nato nel 1902 a Ripalta, partì per la Birmania nel 1925 e non fece mai più ritorno nella sua terra. Fu ucciso dal comandante delle gruppe governative birmane il 7 febbraio ’53 durante scontri tra un gruppo di ribelli. Intanto da Roma arriva un’indiscrezione che mette in allarme la curia di Crema in merito al programma delle celebrazioni per la beatificazione del padre. Secondo alcuni “rumors”, sin qui smentiti, in un’inchiesta finanziaria cinque dipendenti della Santa Sede, tra cui un monsignore e un alto dirigente laico, sarebbero stati sospesi dal servizio negli scorsi giorni «in via cautelativa e fino a nuova disposizione». A rendere nota la notizia è il comandante della gendarmeria vaticana, Domenico Giani.
Il provvedimento sarebbe legato a un’inchiesta della magistratura vaticana su ingenti operazioni finanziarie ritenute illecite e compiute negli ultimi anni. Ed è circolata la notizia che anche un alto prelato sarebbe coinvolto nelle indagini e che questa persona sarebbe il cardinale Angelo Becciu, prefetto della congregazione delle cause dei santi e preposto a celebrare la solenne celebrazione della beatificazione del padre cremasco, prevista per il 19 ottobre a Crema. Secondo quanto rivelato il nome del prelato è emerso nell’inchiesta sugli scandali finanziari avvenuti nella Città del Vaticano. Per questo motivo il Pontefice avrebbe ordinato a monsignor Becciu di non lasciare Città del Vaticano, quale misura cautelare. Ma è proprio il cardinale a smentire categoricamente informando che lo stesso Pontefice, nel corso dell’udienza generale del mercoledì, gli avrebbe augurato buon viaggio per il volo che giovedì lo ha portato in Brasile.