L’accusa ha chiesto tre anni e quattro mesi di reclusione per una trentaquattrenne romena a processo per estorsione nei confronti di un sacerdote, un parroco residente in provincia di Pavia. L’udienza è stata rinviata al 7 gennaio per la sentenza. I due si erano conosciuti online su un sito di incontri, nella primavera di quest’anno, e avevano iniziato a chattare.
Man mano però che il tempo passava, la donna aveva scoperto l’identità del religioso e prima si era detta infastidita dai suoi messaggi poi, a un certo punto, secondo le accuse, avrebbe chiesto cinquecento euro al prete, che aveva pagato.
In seguito aveva chiesto nuovamente la stessa cifra al sacerdote, dicendogli di aver raccontato delle loro conversazioni a un’amica e minacciandolo di divulgare la cosa sia sui social sia nella vita reale, in particolare tappezzando Pavia di fotografie. I ricatti poi secondo gli inquirenti erano ulteriormente continuati e alla fine il parroco aveva denunciato la situazione alle forze dell’ordine. Era quindi scattata una trappola: il prete su consiglio degli investigatori aveva finto di accettare di pagare nuovamente la donna: ma all’incontro, una volta consegnate le banconote, le forze dell’ordine erano intervenute bloccandola. Quindi era stata incriminata e poi mandata a processo.
N.P.