Guardia di Finanza e polizia di Reggio Emilia stanno hanno dato esecuzione ieri a perquisizioni personali e locali e sequestri preventivi per una imponente frode fiscale. L’indagine fa seguito a quanto già eseguito nello scorso giugno (sequestro di 6 milioni di euro e 80 perquisizioni, nei confronti di 50 indagati), dove un’organizzazione aveva emesso, nel periodo 2018 – 2022, fatture per operazioni inesistenti per circa 62 milioni di euro. Il provvedimento di sequestro preventivo attuale, rivolto agli utilizzatori delle fatture false, è stato emesso nei confronti di 37 società e di 41 rappresentanti legali e/o amministratori delle stesse che hanno ottenuto oltre 12milioni di euro di profitto illecito. Per quanto riguarda la provincia di Cremona, risultano indagati due soggetti. Il primo residente a Casalmaggiore, A.T. di 53 anni con ditta ad Arco di Trento, indagato per truffa e utilizzo di fatture false per circa 60mila euro; il secondo, F.S., 62 anni di Cremona con un’attività di commercio all’ingrosso di articoli di carta, denunciato per utilizzo di fatture false per un importa da 50 a 60mila euro. Le 37 società interessate hanno utilizzato, ai fini dell’Iva e delle Imposte dirette, fatture per operazioni inesistenti per oltre 37 milioni di euro, in un arco temporale che va dal 2018 al 2022.
P.G.R.