
In un paese del Cremonese battaglia legale per il canto di un gallo
“Zittite quel gallo”. Lo chiede una persona che da tempo viene svegliata dal suo canto alle 4 del mattino, domenica compresa. Sembra una pagina strappata da storie di altri tempi, invece è più che mai attuale e impegnerà un giudice. La vicenda infatti finirà in Tribunale, l’insonne è deciso ad andare fino in fondo.
Tutto nasce quattro anni fa, quando l’uomo si presenta dal sindaco con tanto di certificazione del rumore notturno del gallo, che arriva anche a 70 decibel (equivalente al tono di voce alto di una persona che conversa, che di notte si sente molto). Il primo cittadino ci mette una parola buona e la questione finisce lì.
Poi il sindaco cambia e arriva un altro gallo che riprende a cantare alle 4 del mattino. Il disturbato rifà lo stesso iter, ottiene a proprie spese una seconda perizia che misura l’intensità del chicchirichì e si reca dal nuovo primo cittadino che però tergiversa. Di qui la decisione di rivolgersi alla magistratura. La persona disturbata afferma di non avere nulla contro il gallo, che fa il proprio mestiere, ma ha qualche rimostranza con chi lo tiene a dare la sveglia alle 4 a tutto il paese.