REDAZIONE CREMONA

I terreni delle golene “salvagente”

Il fiume Serio preoccupa Crema per la terza volta nel mese: esonda e lambisce le sponde a causa delle abbondanti piogge. La Protezione civile monitora la situazione, ma la piena non causa danni gravi.

Il fiume Serio preoccupa Crema per la terza volta nel mese: esonda e lambisce le sponde a causa delle abbondanti piogge. La Protezione civile monitora la situazione, ma la piena non causa danni gravi.

Il fiume Serio preoccupa Crema per la terza volta nel mese: esonda e lambisce le sponde a causa delle abbondanti piogge. La Protezione civile monitora la situazione, ma la piena non causa danni gravi.

Il Serio preoccupa. Per la terza volta nel mese il grande fiume lambisce le sponde e in alcuni tratti esonda, andando a riempire le terre golenali che stanno da Sergnano fino a Montodine. E anche ieri la Polizia locale ha dovuto chiudere gli accessi alle sponde del fiume per evitare che qualcuno vada troppo vicino. La piena è cominciata la notte passata, causata delle abbondanti piogge cadute a monte. Le acque del fiume si sono rapidamente ingrossate e hanno invaso i terreni golenali di Sergnano. In poco tempo in territorio di Casale Cremasco una grande montagna di ghiaia, ammassata nei pressi del ponte che mette in comunicazione Casale Cremasco e Sergnano, è stata spazzata via e portata a valle.

A Crema la piena è stata controllata a vista dagli uomini della Protezione civile, mentre i vigili del fuoco non hanno avuto alcuna chiamata di emergenza. Timore per la nuova pista in terra battuta che corre sul lato destro del Serio che dovrebbe permettere ai portatori di handicap di transitare in sicurezza anche con sedie a rotelle e che non è ancora stata terminata: se la piena fosse arriva fin lì (mancava solo mezzo metro) sarebbe stata spazzata via. Acqua fuori dall’alveo in territorio di S.taMaria, quartiere a nord della città, dove anche qui ha invaso un terreno golenale. Nel suo prosieguo il Serio ha inondato la ciclabile in territorio di Ripalta Guerina, suo lato destro e poi, prima di gettarsi nell’Adda, a Montodine, sempre in terreni golenali. Il culmine della piena è passato a mezzogiorno e poi l’acqua ha cominciato lentamente a diminuire, Tutto sommato, anche questa volta è andata bene. Ma se per caso piovesse per un paio di giorni che cosa succederebbe? Piergiorgio Ruggeri