Una ragazzina di 12 anni da accompagnare a scuola, un regolamento che non lo permette, un pulmino troppo vecchio per sopportare un lavoro in più e un’idea che, alla fine, potrebbe risolvere la situazione. La giovane alunna frequenta la seconda media, abita al limitare del paese e per arrivare a scuola deve percorrere 700 metri a piedi, che non sono molti, ma li deve percorrere attraversando strade e rotatorie ad alto traffico che non sono per nulla sicure per un pedone, specie d’inverno. E la mamma, da tempo, chiede di venire a prendere la figlia con lo scuolabus, visto che lei e il marito lavorano e sono impossibilitati ad accompagnarla, mentre per riprenderla e riportarla a casa non ci sarebbero problemi perché il padre può farlo. "Il problema è ben presente - dice il sindaco Graziano Baldassarre - e stiamo cercando soluzioni. Lo scuolabus non passa a prenderla perché il regolamento prevede faccia servizio solo per chi frequenta la scuola elementare". "Cambiare il regolamento sarebbe possibile, ma avremmo bisogno di uno scuolabus nuovo – aggiunge –. Questo ha trent’anni e non può fare di più perché a questa ragazzina se ne aggiungerebbero altre che frequentano le medie". In merito ai rischi che corre l’alunna ad andare a scuola il primo cittadino dice che "il problema non è di facile soluzione perché ci vorrebbe una persona che ci desse una mano. Qui in paese abbiamo un albo dei volontari, ma gli iscritti sono pochi e già tutti impegnati per attuare il piedibus. Però noi ci mettiamo la buona volontà. Facciamo un appello: serve un volontario che la mattina vada a prendere la ragazzina e la porti a scuola. Il Comune mette a disposizione un’auto e la persona o le persone che si presenteranno come volontarie saranno assicurate per questo servigio a spese del Comune".
CronacaIl pulmino del Comune non passa. Abita lontano da scuola: "Si cerca un accompagnatore"