Impiegati infedeli alla Ragioneria. Frode ai Comuni da 93mila euro

Indagati per peculato due dipendenti infedeli dei comuni di Cremona. Frode scoperta dalla Finanza, restituiti 93mila euro rubati. Udienza preliminare fissata.

Impiegati infedeli alla Ragioneria. Frode ai Comuni da 93mila euro

La Guardia di Finanza ha ricostruito i movimenti dei due dipendenti dal luglio 2022 fino al dicembre del 2023

Dipendenti infedeli indagati per peculato dalla Finanza. Due persone sono accusate di frode ai danni dei comuni di Isola Dovarese, Pessina Cremonese e Torre De’ Picenardi, messa a segno dal luglio 2022 al dicembre 2023. I due indagati erano in servizio all’ufficio ragioneria dei comuni che fanno parte dell’Unione Lombarda Terre di Pievi e Castelli. Le investigazioni dei finanzieri sono state eseguite attraverso perquisizioni, acquisizioni documentali, indagini bancarie, informazioni ricevute da persone informate sui fatti, oltre all’interrogatorio degli stessi indagati, che hanno ammesso quanto loro addebitato: hanno collaborato portando a ricostruire le modalità della frode, attraverso la predisposizione e firma digitale di mandati informatici di pagamento, con accredito diretto sui loro conti correnti personali, simulando nelle causali di pagamento la presenza di crediti Irpef inesistenti o altri crediti non spettanti. Il gioco messo in atto era un raggiro all’Agenzia delle entrate alla quale i due chiedevano di versare falsi crediti che, invece di andare a beneficio di inesistenti creditori, finivano sempre sui conti correnti dei due impiegati infedeli.

Una volta colti con le mani nel sacco, i due hanno confessato quanto messo in atto e poi hanno spontaneamente restituito i 93mila euro sottratti all’Unione Lombarda Terre di Pievi e Castelli, che sono stati già recuperati dalla guardia di finanza e versati nelle casse di tesoreria dell’ente. Il fatto che i due non abbiano speso neppure un euro di quanto sottratto fa presupporre che non fossero certi che le operazioni sarebbero passate sotto silenzio. Le indagini si sono concluse con la richiesta di rinvio a giudizio degli indagati e la fissazione dell’udienza preliminare al tribunale di Cremona. P.G.R.