
L’autobotte carica di latte coinvolta nell’incidente
Pandino, 4 novembre 2015 - Forse un colpo di sonno, erano le 4.30 di ieri mattina, o una distrazione che si è rivelata fatale. È morto scontrandosi con un tir che trasporta latte Mattia Croci, 32 anni, nativo della bergamasca ma residente a Bagnolo Cremasco, dove ha lasciato moglie e tre bambini. Un terribile incidente, quello di ieri mattina, che ha avuto come teatro la stretta strada che unisce Pandino ad Agnadello e poi alla Rivoltana. Una strada infida che però la vittima conosceva bene, perché la percorreva ogni giorno da anni, lavorando in un caseificio di Agnadello. Secondo la ricostruzione della Polstrada di Crema, intorno alle 4.30 da Agnadello arriva un camion cisterna che trasporta latte. La Toyota Yaris di Croci proviene invece da Pandino. L’autista del tir, B.P., 50 anni cremasco, si rende conto che l’auto sta invadendo la sua corsia e tenta una manovra disperata, gettandosi fuori strada sulla sua destra. Purtroppo non basta e la Yaris si schianta violentemente contro l’autoarticolato.
Immediati i soccorsi, che arrivano insieme ai vigili del fuoco di Crema ma i tentativi di strappare alla morte il giovane non bastano. Nel frattempo viene soccorso anche l’autista del tir, portato all’ospedale di Treviglio in forte stato di choc. Intanto la strada viene chiusa al traffico, con ripercussioni pesanti per chi deve raggiungere Rivolta d’Adda e Agnadello. Il recupero dei mezzi infatti è particolarmente difficoltoso e ci vorranno cinque ore per riaprire l’arteria, che riaccoglie il traffico quotidiano solo dopo le 10 del mattino. Enorme lo stupore a Bagnolo per la morte dell’uomo e commozione per i tre bambini restati senza papà. Croci è la settima vittima della strada negli ultimi tre mesi di questo 2015 che conta sin qui 13 morti in incidenti automobilistici. Negli ultimi tre mesi le vittime sono aumentate in modo considerevole e c’è da segnalare la loro sempre più giovane età.