Cremona, 1 novembre 2024 – Autunno, tempo di funghi (anche se la stagione, quest’anno, non è stata delle migliori). E con le giornate di ricerche nei boschi e le successive scorpacciate, si accende anche l’allarme riguardo i possibili episodi di intossicazione.
Un “alert” che riguarda tutta la Lombardia, dalle zona di montagna alla pianura, come dimostrano alcuni recenti fatti di cronaca.
Le cifre
A conferma arriva anche il report di Ats Val Padana, che nel mese appena passato sul suo territorio (le ex Asl delle province di Cremona e Mantova), ha contato quattro distinti episodi di intossicazione da funghi, tre nel Cremonese e uno nel Mantovano.
L’origine di questi malanni, fanno sapere da Ats, è la solita: gli avvelenamenti avrebbero potuto essere evitati grazie “al controllo di commestibilità effettuato dagli ispettori micologi dell'Ats".
Le verifiche
L'agenzia di tutela della salute in una nota ricorda che il servizio di accertamenti sulla bontà dei funghi raccolti nei mesi di settembre, ottobre e novembre, cioè il periodo di più alta raccolta, è attivo senza appuntamento tutti i lunedì, dalle 14.30 alle 16.30.
I cittadini che intendano far esaminare porcini e “simili” - informa l'agenzia - possono andare nelle sedi di Mantova (via dei Toscani 1, palazzina 9), Guidizzolo (via Fabio Filzi 9), Cremona (via San Sebastiano 14) e Crema (via F. Meneghezzi, 14).
I consigli
“Il controllo è sempre possibile durante tutto l'anno nei normali orari d'ufficio previo appuntamento telefonico”, sottolinea Luigi Nodari, micologo dell'Ats.
I funghi da sottoporre al controllo dovranno avere tutte le caratteristiche morfologiche che consentono la sicura determinazione della specie. In generale, le specie fungine necessitano di particolari accorgimenti nella preparazione, come ad esempio il pioppino, al quale va eliminato il gambo e cotto per almeno 30 minuti, oppure il chiodino che deve essere privato del gambo, reciso al di sotto dell'anello, lavato e poi bollito per almeno 20 minuti in pentola scoperta, successivamente scolato e sciacquato con cottura di almeno 30 minuti. "È importante fare una verifica di questo fungo – specifica ancora Nodari – poiché è confondibile con alcune specie tossiche. Queste informazioni vengono date in sede di visita micologica e scritte nella scheda rilasciata al cittadino alla fine del controllo".
Gli esperti dell'Ats ricordano inoltre alcune regole generali di prevenzione: consumare funghi in quantità moderate, in perfetto stato di conservazione e solo dopo un'adeguata cottura; evitarne la somministrare a bambini e a donne in gravidanza; non ingerire funghi raccolti lungo le strade. Se dopo l'ingestione insorgono disturbi, andare al più presto al pronto soccorso.