Per realizzare un cartello ci vogliono dieci giorni. Ma il Comune di Crema ce ne mette oltre 40. Lo sconsolato messaggio arriva dagli abitanti della piazzetta di via D’Andrea, ancora una volta alle prese con i fracassoni delle notti e dei fine settimana.
"Non c’è rimedio – conferma una residente – e non sappiamo più cosa fare, siamo estremamente delusi dal comportamento del sindaco Fabio Bergamaschi. Il primo cittadino ci ha telefonato il 27 agosto annunciando che avrebbe emesso un’ordinanza di divieto di stazionamento nella zona non appena i cartelli con il divieto fossero stati pronti. Ma oggi i cartelli non ci sono ancora. Sapete quanto ci vuole a realizzarli? Non più di dieci giorni. Perché li abbiamo fatti fare anche noi". Niente da fare almeno per ora nella piazzetta di via D’Andrea, con i fracassoni che sistematicamente dal venerdì alla domenica notte continuano a disturbare con grida, schiamazzi, musica a tutto volume. E a nulla vale l’intervento delle forze dell’ordine che arrivano e mandano via i ragazzi che poi, appena quelli se ne vanno, ritornano.
"Perché non vengono identificati? – si chiedono i residenti – E perché non vengono denunciati per disturbo della quiete pubblica?". I residenti hanno installato cartelli di proprietà privata e sistemato sette telecamere che registrano ogni notte quel che succede. "Io continuo a inviare i filmati al sindaco Bergamaschi e al capo della Polizia locale Dario Boriani – insiste la residente – ma senza alcun riscontro. Francamente non sappiamo più che cosa fare e non vorremmo che la situazione sfugga di mano". A proposito, l’operazione Smart che ha visto le forze dell’ordine controllare varie zone del Cremasco e identificare un sacco di persone non è passata da via d’Andrea? E se invece c’è passata, ha forse identificato i fracassoni? Oppure è passata quando non c’era nessuno da identificare?
Pier Giorgio Ruggeri