Trescore Cremasco – Da qualche tempo compaiono misteriosi messaggi al cimitero. Qualcuno lascia missive sulle tombe denunciando l’incuria del camposanto e additando al pubblico ludibrio sindaco e amministrazione comunale che si difendono via social (non con altri messaggi al camposanto) e che minacciano di mettere telecamere per scoprire chi è l’anonimo estensore delle missive e soprattutto perché utilizza il cimitero per i suoi attacchi. Dopo un primo biglietto che additava il pessimo stato di una tomba, al quale l’amministrazione aveva risposto che la cura tocca ai parenti, ecco spuntare una nuova missiva nella quale l’anonimo estensore contesta lo spreco causato dai troppi vasi di crisantemi posati per la ricorrenza del 2 novembre a fronte del degrado dei loculi e di alcune vecchie tombe al quale il Comune, secondo questa persona, dovrebbe porre rimedio.
Il sindaco Angelo Barbati comincia a essere stanco e infastidito e annuncia di voler ricorrere all’installazione di una videosorveglianza interna per cercare di capire chi sia. Nel frattempo però non perde tempo per fare chiarezza sulla situazione. “È già la seconda volta nell’arco di questa settimana - afferma il primo cittadino – che per il cimitero si aggira una persona che non ha rispetto per la sacralità del luogo e lo utilizza a fini denigratori. Per prima cosa preciso che io e la mia amministrazione siamo sempre stati disponibili al confronto per cercare di risolvere i problemi del paese e della nostra gente”. “In secondo luogo – aggiunge – chiarisco i due punti sollevati nelle missive: le manutenzioni e il decoro delle tombe private sono da sempre in capo ai proprietari della concessione, dunque il Comune non c’entra niente con il degrado di cui parla questa persona. In seconda battuta il numero dei vasi di crisantemi posati al cimitero nella ricorrenza dei morti non costano nulla alle casse comunali perché da sempre sono a carico dell’impresa che esegue la manutenzione ordinaria del verde pubblico. Quindi il costo è compreso nel servizio”. Infine il sindaco conclude con un monito: “Visto che l’autore dei biglietti non vuole metterci la faccia, comportamento che mi lascia basito, intanto andremo a verificare le immagini delle telecamere già presenti nelle vicinanze del camposanto”.