Nel 2021 passa una settimana di galera tra topi in Marocco (giorno e notte coi piedi sulla sedia per non farseli mangiare dei ratti) perché fermato dopo un volo nei cieli di Tangeri senza una straccio di documento. Nel 2017 viene pizzicato della Guardia di Finanza per il trasporto di sigarette di contrabbando. L’anno dopo un altro arresto per un volo in Sardegna a bordo di un elicottero carico di cocaina la cui proprietà rimandava a un trust nel New Mexico, negli Stati Uniti.
Queste sono solo alcune delle vicissitudini legali vissute da Loris Sabatucci, un 45enne nato a Piacenza ma che aveva ormai da tempo piantato le radici a Milano. Anche se il suo nome di battesimo non è quello con cui si è costruito una fama sul web. Il 48enne su internet era semplicemente Loris75pc, il nickname con cui condivideva su YouTube filmati in cui sfrecciava a tutta velocità su auto di lusso o sempre sugli amati elicotteri che, ciclicamente, sembrano tornare, nella buona e nella cattiva sorte, nella storia del content creator appena scomparso.
La passione per il volo è una questione di famiglia, inseguita da Sabatucci fin da ragazzino. Non aveva frequentato corsi di addestramento né tanto meno possedeva licenze. Dettagli che non l’hanno mai fermato nei suoi video. Il tragico incidente costato la vita a Sabatucci tuttavia non si è consumato su un elicottero, bensì su un ultraleggero.
Sabatucci in gioventù aveva cercato fortuna anche da imprenditore. Nella sua Piacenza aveva creato e fondato una società nel campo dell’intermediazione immobiliare. Un’esperienza che però non durò a lungo: l’agenzia iniziò a far girare assegni scoperti. Una pratica che valse a Sabatucci una pessima nomea: il livello di affidabilità della sua impresa, espresso dalla classe statistica di rischio e dal fido commerciale, toccò i valori massimi di pericolosità.
Ma gli assegni scoperti non sono stati l’unico guaio di Sabatucci con il fisco. Lo youtuber negli anni è stato sottoposto a diversi accertamenti patrimoniali (condotti ancora dalla Guardia di finanza) che avevano appurato unità immobiliari, macchine Audi e Mercedes, e ovviamente gli elicotteri non dichiarati.