Madignano (Cremona), 2 agosto 2024 – “In campagna elettorale ho promesso che non avrei tenuto un euro dell’emolumento da sindaco. Adesso ho provveduto”. Piero Guardavilla, eletto a giugno a Madignano dopo una lotta che ha visto in campo quattro pretendenti, ha sconfitto sindaco e vicesindaco uscenti nonché il proprio ex braccio destro. E ora vuole mantenere la promessa della campagna elettorale. Sono 2.208 euro al mese, che in cinque anni di mandato fanno quasi 135mila euro lordi, circa 70mila netti. Questa la cifra cui rinuncerà il primo cittadino di Madignano.
“Come promesso in campagna elettorale, ho deciso di depositare tutta l’indennità che mi spetta come sindaco su un conto dedicato e destinarla ai più bisognosi, famiglie o associazioni, in base alle richieste che arriveranno in questi anni. Per legge il conto dovrà essere intestato a me, ma la cifra verrà gestita da un consigliere comunale di mia nomina”.
L'attacco dell’opposizione: “Non c’è trasparenza”
E proprio su questo tema arriva il primo attacco, da parte dell’ex sindaco e ora consigliere d’opposizione Elena Festari, che va all’attacco con un’interrogazione firmata dagli altri due consiglieri di minoranza: “Non ci sarà alcuna garanzia di trasparenza su quei soldi – incalza Festari – Guardavilla è stato un buon incantatore. In campagna elettorale aveva parlato di rinuncia. Rinunciare significa qualcosa di diverso e soprattutto non costare nulla alla collettività. In questo caso invece il sindaco avrà piena disponibilità di quei soldi, che saranno messi su un conto corrente intestato a suo nome, dove solo lui e nessun altro potrà operare. Avrebbe fatto prima a compilare la richiesta di rinuncia all’erogazione e sarebbe stato più coerente”.
Ma Guardavilla ribatte: “Sono accuse pretestuose perché di fatto sarà la comunità a godere di quei soldi e non io. Inoltre, come promesso, ho già messo a disposizione altri 25mila euro di tasca mia da destinare alle iniziative sportive che riguardano i giovani. I fondi serviranno per comprare divise, materiale sportivo o pagare le rette per i corsi a chi ne farà richiesta e verrà ritenuto idoneo ai requisiti d’accesso all’aiuto”.