Non c’è diminuzione in merito ai reati più gravi che vedono come vittime le donne. È quanto si evince dai dati diffusi dalla polizia e che si riferisco all’attività degli ultimi tre anni. Nonostante l’attenzione verso denunce e allarmi sia sempre più alta e rapida, questi reati continuano a esistere, anzi aumentano: quel che più preoccupa, crescono di numeri i più gravi. Nonostante prima ammonimenti, poi allontanamenti, i recidivi, quelli che non demordono, quelli che non si rassegnano, sono sempre in numero troppo elevato. E la pericolosità sociale di questi atteggiamenti e reati è sempre alta. In particolare, se si prendono come riferimento i primi sei mesi del 2023 e si raffrontano allo stesso periodo di quest’anno, nel Cremonese gli atti persecutori sono diminuiti di molto: 41 lo scorso anno contro 23 di quest’anno. Ma se si passa a esaminare reati più gravi, come maltrattamenti contro familiari o conviventi, il dato è in aumento di quasi il 20%: nel 2023 le denunce furono 47, mentre quest’anno sono state 54. Infine le violenze sessuali: lo scorso anno ne sono state denunciate 18 (16 donne), mentre quest’anno 16 (15 donne). In merito agli anni passati, per quanto riguarda gli atti persecutori, il massimo si è registrato lo scorso anno, con 74 denunce (tre su quattro riguardavano donne). Anche per quanto riguarda i maltrattamenti nel 2023 è stato sfondato il tetto dei cento casi (102 denunce) e l’87% ha avuto come vittime le donne. Infine le violenze sessuali denunciate sono state 39 nel 2022 (38 donne), 36 (35 donne) lo scorso anno e 22 (18 donne) nel 2024.
P.G.R.