
Analisi delle acque
Cremona – Morto all’ospedale di Cremona, la legionella tra le cause del decesso. Il malato della provincia di Cremona è stato ricoverato nell’ospedale del capoluogo dopo la diagnosi. In seguito il batterio è stato poi trovato nelle tubature dell’acqua di casa sua. Dopo alcuni giorni di ricovero, il 65enne non ce l’ha fatta.
È il primo decesso per legionella quest’anno in provincia. Lo scorso anno ce n’era stato un altro. "Da gennaio nell’Ats Valpadana abbiamo contato 27 casi – spiega Luigi Vezzosi, dirigente medico dell’Unità operativa di Malattie infettive dell’Ats Valpadana – di questi, 15 sono nella nostra provincia. La gran parte dei contagiati ha accusato febbre e insufficienza respiratoria e quasi tutti sono stati curati in ospedale". Le indagini hanno constatato che il deceduto era stato anche fuori regione. Ma l’analisi delle tubature dell’acqua di casa sua ha inequivocabilmente accertato la presenza del bacillo nelle tubature. E il percorso di infezione degli altri cremonesi porta alle stesse conclusioni, anche se l’Ats sin qui esclude focolai. I 15 cremonesi che hanno contratto la legionella hanno dai 31 agli 88 anni.
“È fondamentale tenere conto della legionellosi nell’iter diagnostico, così come comunicare subito l’esito delle analisi. Ats avvia indagini volte a evitare focolai – spiega Vezzosi –. Si risale ai luoghi visitati nel periodo di incubazione di 10 giorni e si indaga sui luoghi frequentati oltre che sul domicilio. Sono a rischio le case più vecchie, quelle che utilizzano l’acqua di pozzi o gli impianti rimasti fermi a lungo. Quando viene trovato il batterio, si dispone la bonifica".