Motta Baluffi (Cremona) – Tragedia nella mattinata di Ferragosto alla cascina Miglio di Motta Baluffi. Un agricoltore di 76 anni è morto intorno alle 11 della mattina di Ferragosto mentre lavorava in un cascinale alle porte del paese, verso Cingia de Botti, in via Guglielmo Marconi.
A quanto si apprende il 76enne sarebbe stato accidentalmente investito da un trattore guidato dal figlio che stava facendo una retromarcia nell'aia dell'azienda agricola di famiglia. Non si sarebbe accorto del passaggio del padre dietro al mezzo agricolo.
Scattato l'allarme, immediatamente lanciato dal figlio della vittima, sul posto sono arrivati i soccorritori della Cremona Soccorso di Vescovato con una autoambulanza e il personale dell'automedica del 118. Ma per il 76enne, a dispetto del lungo tentativo di rianimarlo, non c'è stato nulla da fare.
La ricostruzione
Secondo gli accertamenti eseguiti dai carabinieri, rimasti a lungo nel podere insieme agli ispettori dell'Ats Val Padana ad eseguire rilievi e a raccogliere testimonianze, a partire da quella comprensibilmente disperata del conducente del mezzo agricolo, padre e figlio stavano lavorando insieme dalla prima mattinata del ferragosto.
Nello specifico, avrebbero sbrigato alcuni lavori di spostamento materiale tra i barchessali quando, in un trasferimento breve, l'anziano è stato colpito. Resta da capire perché. Se per una semplice quanto fatale disattenzione, come spesso accade in casi simili. O se, invece, per una serie di coincidenze.
Al momento sono due le ipotesi al vaglio degli inquirenti: il 76enne potrebbe aver incrociato all'improvviso la traiettoria del trattore in movimento, oppure essersi piegato a spostare qualcosa a terra, e il figlio non avrebbe avuto il tempo e la visuale necessaria per accorgersi della presenza del genitore; oppure, invece, il conducente, in retromarcia, potrebbe aver avuto una visibilità non perfetta proprio per il tipo di manovra effettuata, comunque non sufficiente ad accorgersi del padre dietro.